Un venerdì 17 da imprimere nella memoria, come pietra miliare di un organismo che ha lottato tantissimo per trasformare un’utopia in realtà. Da ieri il Comitato Italiano Paralimpico è diventato ente autonomo di diritto pubblico. La decisione arriva da Palazzo Chigi dove il Consiglio dei Ministri ha chiuso definitivamente l’iter della legge 7 agosto 2015, dando l’assenso definitivo alla proposta della Ministra per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione Maria Anna Madia. Il decreto legislativo approvato riconosce le peculiarità dello sport per persone con disabilità.

La lieta notizia è rimbalzata nell’isola dove il presidente regionale Paolo Poddighe ha voluto precisare subito un aspetto: “La Regione Sardegna, molto tempo prima che il decreto sortisse i suoi effetti, aveva recepito la nuova normativa, riconoscendo il CIP Sardegna come ente pubblico al momento della stesura del Piano Triennale per lo Sport 2016 – 18”. “Questa presa d’atto – ha aggiunto Poddighe – ci ha agevolato parecchio nell’ambito dei finanziamenti previsti dalla legge regionale 17/99”.

a sx il presidente del CIP nazionale Luca Pancalli con Paolo Poddighe

Il rappresentante legale sassarese spiega come la nuova immagine del CIP si ripercuoterà sul quotidiano: “Le conseguenze di questa emanazione sono positive su molteplici fronti, soprattutto nelle scuole, nelle Federazioni Sportive e nelle Istituzioni pubbliche che operano nel comparto socio-sanitario”.

“Il nuovo corso favorirà ulteriormente la promozione e l’avviamento alla pratica sportiva delle persone con disabilità; ma consentirà – ha concluso il presidente Cip Sardegna – di tutelare ulteriormente la parte agonistica con tutte quelle azioni che mirano a salvaguardare le eccellenze sportive caratterizzanti le nostre 28 Federazioni”.

 

 

 

E’ possibile seguire le attività del Cip Sardegna nella rinnovata pagina Facebook e sul sito web ufficiale www.cipsardegna.org

 

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