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Oggi Vi vorrei parlare dello slang sardo, ossia modi di dire di cui solo un sardo o chi conosce un po’ la Sardegna è in grado di comprendere le sfumature.  Molti di questi sono forme italianizzate di parole in sardo, altre sono termini in italiano che in Sardegna presentano accenti e significati diversi. Chi è sardo dunque  non potrà che confermare, puntualizzare meglio o correggere, chi non lo è potrà avere un piccolo vademecum per ritrovarsi nel magico mondo della Sardegna. Chi avesse altri esempi da condividere non esiti a scriverli nei commenti! A si biri!

Cominciamo proprio dalla fine ossia da “A si biri”:  A si biri è una tipica forma di saluto sardo che significa letteralmente Arrivederci! Ci sono molte altre forme di saluto e di augurio. Una che mi piace particolarmente è l’augurio A meras annos  indicato per quando ci sia augura di rivedersi per un evento ricorrente come un anniversario per molti e molti anni ancora. Letteralmente, come forse si capisce, significa “A molti anni”.  A chent’annos invece è l’augurio che si fa a chi compie gli anni. Sarebbe l’equivalente di “Cento di questi giorni”!

Se invece un sardo dice Su Buginu  non sta esprimendo gioia bensì si sta lamentando di qualcosa o qualcuno paragonandolo al boia, che è il primo significato di questo termine. A fine 1700, inoltre, manco a farlo apposta venne nominato Ministro per gli Affari Sardi del Regno Sardo-Piemonese il politico G.Battista Lorenzo Bogino di Torino.  La sua politica presentò luci e ombre e non tutti i suoi provvedimenti vennero accolti dal popolo col sorriso sulle labbra (un po’ come succede ancora oggi con il Governo attuale!) Per questo motivo, data l’assonanza del cognome con la parola in sardo, venne istintivo associare il suo cognome a un “carnefice del popolo” e ricordarlo con un’imprecazione. Qualcuno sostiene che Su buginu sia solo da riferirsi al significato di boia (a me i vecchi hanno sempre raccontato l’aneddoto su Bogino e sul malcontento che aveva scatenato; la relativa pagina di Wikipedia che invece loda la sua politica illuminata mi sembra solo un antipatico tentativo di riscrivere la storia). In ogni caso, in qualunque modo la si pensi, resta il fatto che dire Su Buginu! è senza ombra di dubbio una tipica esclamazione di rabbia o stupore tipica dell’Isola.

Eja è una delle parole che sentirete più spesso e significa semplicemente!    Ad esempio: L’hai comprato il pane? Eja, Mamma!   – L’avete visto il film? Eja! L’abbiamo visto.  E ancora:Vi siete iscritti al blog di Enrico M. Scano? Eja!!  😉 

C’è anche Ajo! Quante volte ormai l’avrete sentita? Si tratta di una esortazione. in inglese sarebbe Come on! In Italiano è Dài!  Può essere usato nel senso di Ajoandiamo! oppure Ajo, ma che dici?  nel senso di Ma dài! Che dici! Non dirne!

Continuiamo la rassegna e passiamo ai termini in simil-italiano. Dire che qualcosa è togo in Sardegna significa che quella cosa è figa e interessante. Anche una persona può essere definita toga. Troppo togo! è quindi un’esclamazione molto frequente. Troppo togo Medasa.it, non è vero? Eh eh! 😉

i Sardi usano poi l’aggettivo inquieto in due modi: una è quella canonica dell’italiano che si riallaccia al significato di ansioso e agitato.  Ma spesso e volentieri i Sardi usano questo stesso aggettivo con una diversa pronuncia e una diversa sfumatura di significato.  Quando infatti dicono inquieto pronunciandolo in-cui-eto (sostituendo la q con la C) non significa più ansia bensì rabbia. Sono troppo in-cui-eto, mi ha fatto in-cui-etare. Significa Sono troppo arrabbiato, mi ha fatto arrabbiare. Quindi attenti a notare questa sottile differenza!

In Sardo non essere in forma o non avere voglia di far nulla si dice teniri mala gana o teniri pagu gana ossia letteralmente  avere la brutta voglia. Dunque se qualcuno vi dice che ha brutta voglia significa probabilmente che ha la nausea o non si sente bene. Quindi attenzione!

Un altro modo di dire molto usato riguarda il verbo fare. In Sardegna fare si sostituisce spesso al verbo fungere, funzionare e riuscire per cui quando qualcosa funge in Sardegna si dirà semplicemente che fa! Se non funge o non  riesce si dirà  non fa! Facciamo qualche esempio: Sei riuscito a far funzionare la radio? No, non fa!  Cioè, no, la radio non funziona, non sono riuscito ad aggiustarla, non funge. Oppure mettiamo caso che si stia avvitando una vite all’interno di un tassello e la vite non ne voglia sapere di entrare…un sardo se interpellato alla domanda secca Fa? (ossia: ci riesci? funge? funziona?) potrà esclamare a sua volta No, non fa! Ossia non entra, non si fissa. E così via per altre situazioni simili! Simpatico, no?

Se in Sardegna qualcuno ti ha detto cosa, significa che sei stato sgridato. Un bimbo che torna a casa e dice alla mamma  “La vicina mi ha detto cosa perché stavo giocando a pallone davanti a casa sua” sta dicendo in realtà che la vicina lo ha sgridato! Dire cosa = sgridare!  Fissàtelo in mente.  Se qualcuno vi dice cosa non è un buon segno! 😛

Torniamo ancora per un momento  alla lingua sarda: e mera e’ cosa  è sardo sardo e sta a significare Cosa vuoi più di questo che è già troppo?  Accontentati!

Te peccau o ta lastima significa Che peccato! Ma molto spesso è usato con ironia nel senso esattamente contrario ossia Ben gli sta! Te/lo sei/ Se lo è meritato!

Se entrate in un negozio di abbigliamento, specialmente nel sud Sardegna, e chiedete una canadese nessuno si scandalizzerà e nessuno vi indirizzerà a un negozio di articoli da campeggio come è successo a una mia amica a Milano! XD  Infatti in Sardegna una canadese oltre a essere una tenda da campeggio è anche una tuta sportiva. E non basta. La canadese è anche una pizza che troverete sulla maggior parte dei menù, sempre nel sud sardegna. Pare infatti che all’inizio del Novecento una colonia di canadesi si fosse stabilita a Cagliari. I Canadesi erano ghiotti di pizza con wurstel, prosciutto cotto e funghi e questo tipo di pizza veniva preparato così proprio su loro richiesta. Da quel momento  prese così il nome di pizza canadese. Anche la tuta probabilmente si chiama così per lo stesso motivo visto che  agli occhi degli eleganti Cagliaritani  i Canadesi vestivano in modo molto più sportivo!

Vi sono ancora tantissime espressioni che non mi sono venute in mente in questo momento! Chi ha altro da aggiungere sullo slang sardo parli ora o taccia per sempre!

Tratto da: https://enricomscano.wordpress.com/

Redazione Medasa per Medasa.it

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