UNA VISIONE CULTURALE DA AMPLIARE

Avere in serbo uno scrigno colmo di capacità e non saperlo. La scuola può detenere tutti gli strumenti atti a far emergere le potenzialità dell’adolescente. In particolar modo nei confronti dei discenti disabili che al pari dei loro coetanei “in salute”, se spronati nelle giuste maniere, possono riservare sorprendenti qualità.

Questo concetto può essere applicato in qualsiasi materia. Ma nell’ambito dell’attività sportiva è ancor più da salvaguardare perché, grazie all’attività motoria, la persona con disabilità può integrarsi con facilità ed apprendere nuove tecniche che potrebbero aprirgli scenari piacevolmente inconsueti.

L’Istituto di Istruzione Superiore “Devilla” di Sassari in collaborazione con il CIP Sardegna ha organizzato un convegno su come l’universo scolastico possa migliorare il processo di crescita e ampliare la visione di tale beneficio a tutti gli studenti, normodotati e non.

L’importante momento di discussione e confronto avrà luogo a Sassari lunedì 12 dicembre, presso il Polo Tecnico Statale “Devilla” in via Monte Grappa n. 2.

“ Quella di lunedì è la prima delle due attività messe in campo grazie al protocollo firmato con la Direzione Regionale Scolastica, l’Università e il Comitato Italiano Paralimpico – afferma il presidente del Cip Sardegna Paolo Poddighe – e saranno presenti circa trecento persone. Sono convinto che ne verrà fuori un bel convegno. E poi lunedì 19 dicembre rilanceremo l’integrazione per le vie cittadine con 1500 alunni che passeggeranno per il centro dando vita a “Il polo CIP…rova – sentieri metropolitani”, una manifestazione che si preannuncia di grande visibilità”.

Il presidente Cip Sardegna Paolo Poddighe (Foto Gianluca Piu)

OSPITI DI PRIMORDINE PER ABBOZZARE NUOVE TATTICHE DIDATTICHE

Per l’occasione sono stati coinvolti relatori esperti che trattano la materia con molta competenza. Comincerà Gildo Motroni Direttore dell’Unità Operativa Recupero e Riabilitazione Funzionale AOU Sassari con l’intervento intitolato “Dalla Disabilità alla Partecipazione”. A seguire Stefano Sotgiu Direttore UOC Neuropsichiatria Infantile AOU Sassari e pro-Rettore per la Disabilità dell’Università di Sassari con il tema: “Inclusione della persona con disabilità nelle varie agenzie educative”. Andrea Montella, Direttore Dipartimento di Scienze Biomediche parlerà di Malattie Rare e Sport. Il docente dell’Università degli Studi di Cagliari Filippo Tocco dell’Università degli Studi di Cagliari e specialista di Medicina dello Sport imposterà il suo intervento sull’ “Attività Motoria Adattata Alle Disabilità”. “Linee guida per l’inclusione di alunni/studenti con BES” sarà l’approfondimento di Giuseppe Fara, Dirigente Tecnico USR Sardegna. Chiuderà la sessione degli interventi lo psicologo dello sport Manolo Cattari su “Disabilità e Sport. Riabilitazione, integrazione e competizione”. Seguirà il dibattito.

“A SCUOLA DI INCLUSIONE”

CONVEGNO

LUNEDÌ 12 DICEMBRE h. 9:00 – 13:00

Auditorium Istituto Istruzione Superiore G.M. Devilla – Polo Tecnico Statale –

Via Monte Grappa, 2 – SASSARI

MARTEDÌ CONFERENZA STAMPA A PIRRI: CI SARÀ ANCHE IL CIP

Martedì 13 dicembre sarà giornata di riflessione in coincidenza con la Convenzione ONU per i Diritti delle Persone con Disabilità. Lo scorso 3 dicembre si è celebrata la Giornata nazionale della Persona con Disabilità. Approfittando delle due ricorrenze, la Fish Sardegna Onlus e le associazioni di cittadini con disabilità, proprio martedì prossimo, organizzano una conferenza stampa che si terrà a Cagliari – Pirri presso l’Aula Magna dell’Istituto Professionale per i Servizi Sociali Sandro Pertini in via Vesalio. Sarà presente anche il Cip Sardegna. “Facendo riferimento al decennale – rimarca il vice presidente del CIP Sardegna Carmelo Addaris – si farà un resoconto di quella che è stata l’evoluzione in tutti i settori che abbiano avuto attinenza con la disabilità nell’ultimo decennio, dalla scuola, allo sport, all’inserimento lavorativo. Non a caso è stato scelto l’Istituto Pertini che da tempo si mostra molto sensibile alle nostre iniziative”.

Tanto divertimento nella palestra di via Azuni a Norbello (Foto Gianluca Piu)

LA GIORNATA REGIONALE PARALIMPICA DI NORBELLO INCANTA I PRESENTI

Tutti possono provare, indistintamente. Lo sport apre varchi impensabili che regalano stati d’animo piacevolissimi. Come quelli che hanno vissuto centinaia di ragazzi, buttatisi nella mischia colorata e gioiosa di Norbello. In tanti hanno armeggiato con racchette, archi e pedane, pronti a misurarsi e avvertire nuove ebbrezze. La Giornata Regionale Paralimpica dell’otto dicembre ha fatto il paio con la settima edizione del Torneo Internazionale Città di Norbello. Il mix sapientemente orchestrato dalla società Tennistavolo Norbello e Cip Sardegna, con l’ausilio della Federazione Italiana Tiro con l’Arco, la Federazione Italiana Pesistica e la Federazione Italiana Tennistavolo, ha fatto davvero il botto. Oltre alle aree riservate alla pratica dei tre sport paralimpici, si è anche tenuto una stage regionale di Tennistavolo coordinato da un ospite gradito e vincente come il direttore tecnico della Nazionale Italiana Paralimpica di Tennistavolo Alessandro Arcigli. É grazie al lavoro incessante se nelle ultime tre edizioni delle paralimpiadi, lui e il suo staff, hanno portato in Italia sei medaglie: un risultato davvero ragguardevole. L’allenatore messinese (vedere intervista in basso), ha pure vigilato sulla buona riuscita della quinta edizione del Torneo Special Sardegna riservato agli atleti con disabilità intellettiva. E gli ospiti spagnoli dello Special Barcellona hanno giganteggiato, occupando tutti i posti del podio, ma i loro amici sardi della Polisportiva Olimpia Onlus si sono cimentati con passione ed entusiasmo.

Atleti della Polisportiva Olimpia Onlus con l’accompagnatore Severino Nino Urrai (Foto Gianluca Piu)

L’indomani produttivo tour de force per Arcigli che (assieme ai vice presidenti regionali del Cip Carmelo Addaris e Simone Carrucciu), ha prima conosciuto lo staff e i degenti dell’Unità Spinale di Cagliari. Questi ultimi si stanno cimentando sia con il Tiro con l’Arco, sia con il Tennistavolo e i risultati interessanti non stanno tardando ad arrivare.

Nel pomeriggio partenza nuovamente a Norbello dove il tecnico azzurro ha tenuto un seminario rivolto agli allenatori sardi che si vorranno relazionare con il Tennistavolo Paralimpico.

Zona Tiro con l’Arco (Foto Gianluca Piu)

TESTIMONIANZE DAL GUILCER

Paolo Poddighe (presidente Cip Sardegna): “Le Giornate Regionali Paralimpiche hanno come scopo principale l’inserimento e l’integrazione delle varie disabilità nel mondo dello sport. La Pesistica, il Tiro con l’Arco e il Tennistavolo sono le Federazioni che lo interpretano al meglio e credo che sia importante andare avanti su questa strada. Ci aspettiamo una piena integrazione anche dei disabili intellettivi. E in questo caso c’è stata una grande esperienza nell’aver coinvolto la rappresentativa spagnola. É stato un grande successo”.

Simone Carrucciu (vice presidente vicario Cip Sardegna): “Ho trascorso due giornate talmente belle che la stanchezza è affiorata solo quando tutto si è concluso. Dopo così tante esperienze arricchenti la parola fine in realtà non è da usare; le basi costruite saldamente sia nel corso della Giornata Regionale Paralimpica, sia nell’incontro all’Unità Spinale inducono alla continuità immediata. E infatti con tante belle sensazioni accumulate viene spontaneo programmare subito qualcosa di concreto anche per i prossimi mesi. Sarà un grosso impegno ma le soddisfazioni personali e umane che ne scaturiranno compenseranno tutto. E attorno a me vedo tante persone che vogliono raggiungere una perfetta sintonia attraverso lo sport, autentico veicolo che può cementare amicizia e risvegliare passioni sopite. Come presidente regionale della Fitet Sardegna c’è l’intento di creare presupposti solidi che hanno come obiettivo non solo l’integrazione ma anche l’avvio di un percorso paralimpico di alto livello agonistico. Ringrazio le Federazioni e le istituzioni per essere intervenute a Norbello”.

Il vice presidente vicario del Cip Sardegna Simone Carrucciu (Foto Gianluca Piu)

Carmelo Addaris (vice presidente Cip Sardegna): “É la prima volta che partecipo ad un evento così esteso nell’ambito della disciplina del Tennistavolo. Sto vedendo lo sport come l’ho sempre desiderato. Questo è sicuramente un passo avanti significativo che auspichiamo da anni nell’ambito della disabilità sportiva. Lo sport vissuto indipendentemente dalla condizione è la soddisfazione più grande. Con il presidente nazionale Cip Luca Pancalli, lui nel nuoto e io nell’atletica, abbiamo sempre coltivato lo stesso auspicio: l’esistenza di un’unica federazione che comprenda atleti disabili e normodotati”.

Al centro il vice presidente Cip sardegna Carmelo Addaris si confronta con Tore Scotto e Alessandro Arcigli (Foto Gianluca Piu)

Pino Spanu (Presidente Regionale Fitarco): “A livello paralimpico abbiamo una decina di praticanti in Sardegna. Alcuni in carrozzina, alcuni non vedenti, che stanno facendo già le gare. Altri ancora, con difficoltà di deambulazione, usano il seggiolino. Partecipano alle gare assieme ai normodotati e poi possono avere accesso ai campionati paralimpici, anche a livello nazionale. Nell’isola siamo 20 società, con circa 700 iscritti totali che partecipano attivamente a tutte le nostre principali manifestazioni: all’aperto, indoor, tiri di campagna anche su sagome e animali. Quest’ultime rappresentano anche ottime giornate di svago e di sport. Di solito registriamo mediamente 80 iscritti alle manifestazioni all’aperto, mentre al chiuso superiamo anche le cento adesioni.

Pino Spanu mostra come si armeggia con l’arco (Foto Gianluca Piu)

Roberto Tola (Presidente Regionale FIPE). “In tanti si sono accostati alla disciplina, incuriositi anche dalle esibizioni di Cesare Chessa e Pasquale Salvai della Body Project Lula, allenati dal tecnico Mario Pino Montanino. Sollevano 50 – 60 chili alla panca. Lo scopo era di far provare lo sport ai ragazzi, non era necessario che ci fossero atleti di spessore ma volevamo dimostrare che lo sport fa bene comunque e l’abbinamento col Tiro con l’Arco e il Tennistavolo da questo punto di vista è ottimo perché riusciamo a far vedere che bisogna avere doti normali, non c’è bisogno di essere super uomini. In zona Norbello – Ghilarza abbiamo un campioncino, il ghilarzese Sergio Massidda (Guilcier Team La Città sezione Pesistica di Norbello), che si esibisce nella pesistica olimpica tradizionale.

In pedana con i pesi (Foto Gianluca Piu)

É stato convocato nella rappresentativa sarda, che se la dovrà vedere con la Sicilia fra qualche giorno in quella che è stata denominata la Coppa di Natale. Sarà l’occasione per festeggiare il nostro presidente federale Antonio Urso, rieletto per il quarto mandato alla guida della Federazione. E il primo consiglio federale del nuovo quadriennio olimpico si terrà a Cagliari come segno di riconoscimento alle società sarde per l’appoggio dato alla sua rielezione”.

Il presidente regionale FIPE Roberto Tola (Foto Gianluca Piu)

Andrea Delpin (Coordinatore regionale Miur Educazione Fisica e Sportiva): “Troppo spesso si gioca solo ed esclusivamente per vincere con stress agonistici che poi alla fine fanno scappare i ragazzini dallo sport. Questo tipo di manifestazioni dove contemporaneamente si fa sollevamento pesi, tennistavolo e tiro con l’arco, credo che siano il giusto connubio per presentare un’esperienza sportiva in maniera simpatica e coinvolgente. La scuola è da anni che si impegna in questo. Qualche anno fa, a livello internazionale, siamo riusciti ad inserire una manifestazione di Tennistavolo, con esibizione di ragazzi disabili, per sfondare un tabù che non consentiva a livello internazionale di coinvolgere questi ragazzi. Ora invece si fa sempre in giro per il mondo. In Sardegna abbiamo sempre più docenti di educazione fisica che sono sensibilizzati ed esperti in materia di disabilità. Addirittura abbiamo due referenti degli uffici provinciali scolastici che sono espressione del Cip, mi riferisco ad Marco Pinna per Sassari e Antonio Murgia per Cagliari. Le scuole polo che fanno molte di queste attività aumentano sempre di più. C’è chi lo fa nel rispetto delle norme generali del Cip, c’è chi lo fa seguendo maggiormente la filosofia Special Olympics, c’è chi lo fa in formule miste dove si uniscono gli uni e gli altri. Da uomo di scuola e di sport dico che la matrice mi interessa poco, purché si faccia”.

Andrea Delpin (Foto Gianluca Piu)

ALESSANDRO ARCIGLI STREGATO DALLA SARDEGNA

A bordo dell’ aereo che in due step lo porterà da Cagliari a Roma e poi a Torino, sede del Torneo Nazionale Paralimpico, il direttore tecnico della Nazionale Italiana Paralimpica di Tennistavolo Alessandro Arcigli ricorda le sensazioni dei due giorni trascorsi in Sardegna che definisce splendide. “Devo confessare che ho l’impressione di esserci stato un mese e non appena 48 ore – dice – tali e tante sono state le attività proposte che non credo fosse possibile rendere più ‘produttiva’ la mia visita”.

Alessandro Arcigli

Tutto inizia con lo Stage Paralimpico

Ho lavorato soprattutto con i disabili fisici, svolgendo tre ore di allenamento, coadiuvato da numerosi sparring locali. Dopo la mattinata molto produttiva, nel pomeriggio abbiamo assistito ad un bellissimo torneo riservato agli atleti con disabilità intellettiva e relazionale. Si sono perfettamente integrati con gli atleti normodotati che stavano svolgendo una seduta di allenamento. É stata una giornata veramente eterogenea, variegata e molto interessante.

Alessandro Arcigli durante lo stage paralimpico (Foto Gianluca Piu)

Venerdì spostamento a Cagliari

Con il presidente regionale Fitet Sardegna Simone Carrucciu siamo stati alcune ore all’Unità Spinale di Cagliari, a supporto del progetto che il Cip Sardegna, attraverso i tecnici della Fitet, sta effettuando da parecchi mesi con il tecnico Tore Scotto e l’assistente Daniel Maris. Nella splendida cornice del Poetto ho incontrato i pazienti ricoverati in Ospedale ed abbiamo improvvisato una produttiva “tavola rotonda” con vivaci scambi di battute, precisazioni ed approfondimenti sul ruolo dell’attività sportiva e, principalmente, del Tennistavolo nella fase acuta della riabilitazione post traumatica.

Le reazioni come sono state?

I giovani pazienti sono sembrati interessati alle mie argomentazioni e qualcuno ha già chiesto l’elenco delle società della sua zona dove sarà possibile iniziare la pratica agonistica dopo le dimissioni. Questo, oggettivamente, mi rende orgoglioso e non credo di esagerare nel paragonare un successo del genere ad una medaglia Paralimpica.

Foto di gruppo all’Unità Spinale

Consumato un pasto veloce vi siete “precipitati” a Norbello.

Ci aspettavano 15 tecnici della regione ansiosi di approfondire le loro conoscenze sul Tennistavolo Paralimpico. Il pomeriggio è letteralmente volato ed in circa quattro ore di “lezione” abbiamo toccato tutti i punti necessari per adattare le competenze, di ognuno dei presenti, alle peculiarità del paralimpismo.

Hai mostrato qualcosa di particolare?

Utilissima è stata la visione del video “Le Paralimpiadi di Giada Rossi” predisposto dalla stessa atleta e che ha reso perfettamente l’idea di ciò che serve ad un pongista disabile per diventare un campione. Non ci siamo fatti mancare nulla, quindi, e ci siamo lasciati con la promessa di un tempestivo secondo step “pratico” che si concretizzerà con la visita in Sardegna della Nazionale Paralimpica e l’invito, che verrà esteso a tutti, di assistere alle sedute di allenamento!

Il seminario per allenatori tenuto da Alessandro Arcigli (Foto Gianluca Piu)

Il segreto del tuo successo a livello paralimpico?

Abbiamo vinto sei medaglie nelle ultime tre paralimpiadi, cinque con le donne e una con gli uomini. Cinque con gli atleti in carrozzina e una con gli atleti in piedi. Siamo riusciti in questi ultimi dodici anni a concretizzare i notevoli sforzi. Il segreto credo che stia soltanto nel lavoro. Assieme ai miei collaboratori lavoriamo tantissimo, sono coadiuvato da uno staff eccezionale, la Federazione mi dà il massimo del supporto e della fiducia.

Come fai a tenere fede a tanti impegni spesso concentrati nello stesso periodo?

Riesco a gestire sia le attività di vertice, sia le attività promozionali come quella di oggi. Se non avessi fatto promozione quattro anni fa qui in Sardegna, nel corso dei Mondiali Studenteschi di Tennistavolo, non avrei avuto la medaglia di Giada Rossi, nata dal progetto che ha avuto il là nel 2012 e che anche in quell’occasione ho seguito direttamente nonostante fosse a pochissimi giorni dall’argento paralimpico di Pamela Pezzutto. Non ero in ferie, ero in Sardegna e lavorare, ma è stato sicuramente produttivo”.

 

E’ possibile seguire le attività del Cip Sardegna nella rinnovata pagina Facebook e sul sito web ufficiale www.cipsardegna.org

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