— Su Planu e Mister Franco Boi  per un progetto ambizioso —

Fermento nel calcio giovanile Sardo per l’avvio della stagione agonistica 2019-2020, come prassi c’è chi arriva e chi va via….
Mister Franco Boi per questa stagione Agonistica arriva carico di entusiasmo in casa Su Planu, un impegno importante in una importante società che sempre bene ha fatto nel settore giovanile.
Società che oltre ad aver rinnovato il quadro tecnico sportivo con l’arrivo di Mister Boi organizza un raduno il 26 luglio per giovani calciatori da inserire nel organico della stessa.

Un progetto ambizioso quello de Su Planu, un progetto sportivo che non si ferma solo al rincorrere un pallone ma a poter dare una seria preparazione di base al gioco del calcio anche una sana educazione sportiva e non solo ai giovani calciatori.
Nel giorno della presentazione di Mister Boi e del suo progetto per il Su Planu non potevamo farci sfuggire l’occasione per porle alcune domande:

 

1- E’ appena iniziata la stagione 2019-20, tutte le scuole calcio e le società calcistiche sono in fermento alla ricerca della “quadratura del cerchio, mister Boi questa stagione agonistica sportiva per lei è una nuova avventura, nuova squadra e nuovi entusiasmi?

R.1) Quest’anno ho accettato con molto entusiasmo una nuova validissima sfida al SU PLANU CALCIO 1985 una società storica dell’hinterland Cagliaritano guiderò la categoria Allievi Provinciali un gruppo di ragazzi in prevalenza del 2004 che la scorsa annata sono arrivati ai play off con la categoria Giovanissimi, cercando tra l’altro durante i vari stage e raduni che proporremo a breve di inserire dei nuovi atleti del 2003/04. Inoltre la società mi ha chiesto di seguire tutto il reparto dell’Attività di base con il ruolo di Direttore Tecnico incarico per il quale sono già operativo per seguire tutte le linee tecniche che la Federazione ci chiede di mettere in pratica.

 

2- Ci  parli della società Su Planu Calcio….

R.2) Sono stato contattato da un caro amico (a breve new mister) Danilo Chirra che appena ha saputo che ero libero mi ha fortemente convinto facendomi conoscere la Dirigenza e la Presidente Patrizia Casale, devo dire che da subito ho respirato aria di casa, mi sono trovato difronte persone molto serie e umane che hanno voglia di seguire un progetto, ripeto è una società che vanta un palmares e raggiunto obiettivi importanti poi lasciata in balia delle onde dove questo gruppo dirigenziale a loro sacrifici ha rilevato e  sta cercando di creare un ambiente accogliente e ospitale, dove i bambini e i ragazzi giochino, imparino e si divertano; abbiamo anche la fortuna di avere un impianto che per quanto in terra battuta (che tra l’altro il sottoscritto predilige) ma è solo a noi affidato e quindi non abbiamo problemi di spazi e di fasce orarie per le sedute di allenamento avendo tutte le categorie di attività di base e di settore giovanile.

3- Che ruolo le è stato affidato?

R.3) Ripeto quest’anno doppio incarico Mister Allievi e Direttore Tecnico Attività di Base ruoli importanti che comunque mi permettono di far seguire un progetto giovane in fase di sviluppo dove sono certo che a piccoli passi faremo raggiungeremo grandi risultati; per quanto concerne l’attività di base farò squadra con i mister che seguono ogni singola categoria cercando di crescere piano piano nei numeri e nei contenuti.

4- Quanto è difficile riuscire a creare un gruppo di ragazzini che nel tempo diventino squadra?

R.4) Bella domanda questa!!! Si Deve creare da subito EMPATIA con il gruppo spogliatoio e si deve diventare coesi e complici e gli obiettivi di partenza devono essere raggiunti con impegno e sacrificio altrimenti tutto diventa più complicato e spesso si finisce per deludere le aspettative dei ragazzi e delle famiglie.

5- Quale è la sua ricetta per ottenere ciò che si è prefissato?

R.5) Non ho assolutamente una ricetta cerco solo di soddisfare le esigenze dei singoli e del gruppo portando avanti le mie ideologie, motivando i giovani che fanno parte della squadra e spiegando loro e alle loro famiglie che quando si arriva alle categorie di agonismo si gioca per meriti sia tecnici che comportamentali cercando sempre di aiutare chi è un passo indietro rispetto ad altri.

6- Oltre a giocare al calcio quali valori crede siano necessari infondere a i ragazzi?

R.6) Il mio ruolo primario è quello di farli diventare prima uomini che giocatori pertanto preferisco che si applichino negli studi, che nella vita siano i “cosidetti ragazzi per bene”, educati, sinceri e onesti e ho sempre augurato a ogni giovane giocatore che ho seguito tutto il bene possibile e che riescano sempre a raggiungere i loro sogni che non sempre sono di natura sportiva ma allo stesso tempo chi è serio e ha testa va avanti anche nel calcio.

7- Dal punto puramente tattico che idea ha sul come far giocare i ragazzi?

R.7) Altra bella domanda questa!!! Partiamo dal presupposto che “io ho sempre allenato chi difronte mi sono trovato” pertanto in base alle qualità tecniche del gruppo impronto un’idea di gioco senza tralasciare la personalità e la tecnica di ognuno dei singoli perché ricordiamoci sempre che si tratta sempre di (SGS settore giovanile scolastico) preferisco lasciare i principi di tatticismo ai miei colleghi che seguono le prime squadre….. ovviamente cerco di infondere dei principi di tattica collettiva e individuale ma non seguo un modello prefissato ma diciamo che adeguo al gruppo.

8- Come vede il movimento giovanile in Sardegna?

R.8) Rispetto a certe zone del continente siamo notevolmente più indietro ma non tanto sotto il profilo tecnico ma soprattutto avendo noi SARDI un bacino d’utenza ristretto siamo costretti a lavorare con il materiale umano messo a disposizione in altre Regioni ove l’incremento demografico è più elevato si hanno maggiori risultati inoltre paghiamo spesso e volentieri la fisicità essendo di corporatura tozza ma non alta. Sotto il profilo tecnico grazie all’impegno della FIGC e dell’AIAC stiamo facendo grandi passi in avanti, negli ultimi anni sono stati banditi molti corsi UEFA e tramite AIAC si sta cercando di porre delle regole che devono seguite per far si che si riesca a tirar su sempre più giovani di talento evitando di far danni!!!

9- Troppi interessi economici  si stanno addensando nel settore giovanile, potrebbe essere uno stimolo in più per scoprire nuovi giovani talenti o è la lenta agonia verso la fine del giocare e divertirsi  con il gioco più bello del mondo?

R9) Ho sempre visto il calcio come pura e semplice passione ma ci sono troppi interessi di natura economica in ambito di settore giovanile dove ogni società cerca di monetizzare dai propri tesserati ma bisogna far attenzione perché le statistiche parlando chiaro “giovani di talento ne vengono fuori 1 su 39000”. Ci sono giovani che si affidano a procuratori che gli bruciano anche prima dei tempi pertanto cerchiamo tutti insieme di infondere la cultura dello sport visto come fase di crescita e di sviluppo e NON come valore prettamente economico.

Si chiude così questa chiacchierata con Mister Boi, a Noi non rimane che dare un “In bocca al Lupo” a Lui e alla società per una stagione Sportiva ricca di soddisfazioni.

 

Redazione Medasa per Medasa.it

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