L’albergo Diffuso Come Strumento di Sviluppo Sostenibile: Il Caso di Santo Stefano di Sessanio


L’albergo Diffuso Come Strumento di Sviluppo Sostenibile: Il Caso di Santo Stefano di SessanioSanto Stefano di Sessanio, in provincia dell’Aquila è un borgo medievale a 1200 mt di altitudine sul livello del mare, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga.Le pietre del borgo, inserito nel club dei Borghi più Belli d’Italia, raccontano storie di pastori, di tradizioni nella lavorazione della lana, di transumanza. Passeggiando per le viuzze lastricate del borgo si è accompagnati esclusivamente dal rumore dei propri passi in uno scenario incantato dove sembra che il tempo si sia fermato all’epoca dei Medici, ultimi Signori di queste terre.

Il borgo si è conservato intatto come un tempo perché ha conosciuto la drammatica piaga dello spopolamento quando diverse generazioni sono emigrate altrove per inseguire una condizione di vita migliore, lasciando il paese ai ricordi e alle testimonianze dei suoi anziani. Questo accadde subito dopo l’unità d’Italia a causa della crisi economica che colpì il commercio un tempo fiorente della lana “carfagna”, prodotta nel borgo e lavorata in Toscana per poi essere venduta in tutta Europa.

Oggi il borgo viene preso come esempio di sviluppo sostenibile capace di ascoltare la voce degli abitanti e delle loro esigenze grazie all’intuizione e al lavoro di un giovane imprenditore di origini svedesi, Daniele Kihlgren, che alcuni anni fa ha acquistato degli edifici nel centro storico del borgo che, una volta ristrutturati con scrupolosa attenzione, hanno dato vita ad un affascinante albergo diffuso.Grazie all’interesse suscitato dall’albergo diffuso e dal suo attento progetto di recupero architettonico e culturale è cresciuto l’interesse verso questo borgo da parte dei turisti più attenti e curiosi di scoprire una realtà unica nel suo genere.

Al Sextantio, questo il nome dell’albergo diffuso del borgo, nulla è stato lasciato al caso. Oltre alla ristrutturazione degli edifici, attenta a riproporre fedelmente le caratteristiche architettoniche di un tempo, sono state fatte delle ricerche e degli studi in collaborazione con il Museo delle Genti d’Abruzzo e sono state realizzate delle interviste ai pochi anziani ultraottantenni che non avevano abbandonato il borgo medievale, per far emergere e valorizzare quei caratteri distintivi della storia e della cultura locale che oggi rappresentano la grande unicità dell’offerta turistica di Santo Stefano di Sessanio e del suo albergo diffuso.

Così la lavorazione della lana che un tempo reggeva l’economia dell’intero borgo viene oggi riproposta nei corsi di tessitura organizzati per gli ospiti dell’albergo diffuso, evitando così, attraverso la valorizzazione della cultura locale, che certi saperi e certe tradizioni svanissero nel tempo a causa del naturale ricambio generazionale.

Oggi Santo Stefano è meta di un turismo colto e ricercato che manifesta un evidente interesse verso il folklore e le tradizioni locali che grazie all’albergo diffuso sono diventati una motivazione importante nelle scelte dei turisti.

Dell’Albergo Diffuso Sextantio si è interessata la stampa di mezzo mondo (The Times, Die Zeit,Financial Times, Washington Post solo per citare le riviste più prestigiose) facendone un vero e proprio caso mediatico diventato oggetto di studio e modello da seguire per tutti quei territori interessati ad intraprendere un percorso di sviluppo sostenibile incentrato sul recupero e sulla valorizzazione delle tradizioni locali.


 

Guarda Il Documentario Su Santo Stefano di Sessanio e Il Suo Albergo Diffuso

Video Credit: www.modeltv.it di Andrea Quatrocchi

Redazione Medasa (Da http://www.albergodiffuso.net/)

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