L’hanno subito adottata sostenendola con zuccherosissime attestazioni d’affetto. I nuotatori della Sa.Spo Cagliari tripudiano con la piccola esordiente Benedetta Strazzera che ai Campionati Regionali FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali) di Oristano va subito al sodo con un oro e un bronzo nei 25 e 50 dorso.

Nella piscina di Sa Rodia non è l’unica saspina a gongolarsi tra i podi. Tra i promozionali si aggiungono gli ori di Bettina Meloni (25 dorso) e Marco Sarritzu (25 dorso).

Protagonisti sugli spalti

Sulla stessa lunghezza d’onda i risultati degli agonisti con Nicola Incani asso pigliattutto (S14) che primeggia nei 100 stile libero, nei 50 rana e nei 200 misti. Bravissimo Simone Nieddu (S21), prestato dall’Atletica, abile nell’incassare un oro (100 misti) e due argenti (50 rana e 50 stile libero).

Il sodalizio cagliaritano si compiace anche per la significativa performance di Alessandro Cicu che alla Maratona di Roma, nonostante gli infiniti trabocchetti, ottiene il sesto posto nella categoria Wheelchair andando sotto le 3 ore.

Un altro week end dai contorni vivaci e soddisfacenti per casa Sa.Spo che guarda con sempre più ottimismo ai prossimi e decisivi impegni primaverili.

Benedetta Strazzera fa felici tutti i presenti a Sa Rodia

DA BENEDETTA A SIMONE: CRONACHE DI UNA DOMENICA DA RICORDARE

Divertirsi con una medaglia attorno al collo non ha eguali. Ai Regionali di Nuoto FISDIR agonisti e promozionali si confondono in un unico gruppo festoso, incitato dalle allenatrici Katia Pilia, Mariangela Sanna e il loro collega veterano Toni Satta.

Tutti e tre hanno da spendere solo parole encomiabili nei confronti dei loro atleti, impegnatisi a fondo per legittimare i lavori quotidiani che si protraggono dall’autunno scorso.

“Abbiamo dovuto attendere quattro anni, prima che Benedetta Strazzera affrontasse la sua prima gara ufficiale, ma ne è valsa la pena”. Così Katia Pilia che descrive attentamente la condotta espressa dalla bimba cagliaritana di appena otto anni: “Ha mostrato maturità e rispetto delle regole, tanta tranquillità durante l’attesa; il suo è stato un comportamento egregio. E poi ha nuotato molto bene; è stato veramente emozionante vederla all’opera. Ha regalato entusiasmo ed emozione a tutti. Le carte sono in regola affinché possa continuare su questi livelli. Stiamo pensando in propensione Campionati Italiani di Agropoli dall’11 al 13 maggio 2018 ai quali Benedetta parteciperà”.

Benedetta Strazzera sorridente con la sua allenatrice Katia Pilia

Era la prima volta parimenti per Marco Sarritzu che non si allena in casa Sa,Spo. “Ha ridotto i suoi personali – rimarca Pilia – sia nei 25 dorso, sia nei 50 stile libero dove ha ottenuto il bronzo. Non verrà in Campania per gli Italiani ma sono sicura che in futuro si farà valere perché la sua allenatrice Anna Lubrano, alla prima esperienza in questo tipo di gare, si è detta molto contenta dell’ambiente che ha trovato”.

Marco Sarritzu e la sua allenatrice Anna Lubrano

Gli agonisti non deludono le aspettative e la coppia di lusso formata da Nicola Incani e Simone Nieddu mette in cascina 4 ori e due bronzi. “Quella dei 100 stile (1’18”) è stata una bella gara conclusa con un verdetto (1’18”) che Nicola non realizzava da un sacco di tempo – argomenta il suo allenatore Toni Satta – e il suo è il miglior personale in gara, ma in allenamento scende anche di quattro secondi. Si sa che davanti all’ufficialità, e questo vale per tutti, sopraggiungono ansie da prestazione e altri stress che non aiutano a migliorarsi”.

Foto di gruppo tra i protagonisti. Nicola Incani è il primo in alto a sx

Ma la felicità di Nicola è straripante, al punto che come il suo idolo Gregorio Paltrinieri si siede compiaciuto sopra la corsia. Gesto applaudito dal suo compagno Simone Nieddu che dopo le tre medaglie conquistate ha altro a cui pensare per le prossime settimane. “Simone è una garanzia perché con l’allenamento prodotto nell’atletica, sua disciplina principale, lo preparo appena una settimana prima della gara”. Nicola è ora atteso ai Campionati italiani dal 21 al 24 giugno a Bressanone.

Simone Nieddu fierissimo delle sue medaglie conquistate ad Oristano

Un vortice di emozioni uniche ha caratterizzato la storica esperienza della fresca allenatrice di Samugheo Mariangela Sanna. Dopo aver acquisito la laurea specialistica ad Urbino, non ha avuto neanche il tempo di riordinare le idee che già riceve la chiamata della Sa.Spo con cui aveva già intessuto rapporti due anni prima. E domenica a Oristano i suoi atleti Bettina Meloni e Marco Cabras le hanno regalato le prime vasche di ottimismo.

Bettina e Benedetta con le loro allenatrici

“Poco prima che iniziassero le gare di mia competenza – confessa Mariangela Sanna – avevo una paura terribile, soprattutto per Marco che era al suo esordio assoluto. Mentre ero meno in apprensione per la veterana Betty che ha già affrontato diversi campionati regionali e nazionali”. Ad onor del vero recentemente Betty è stata spesso lontana dalla piscina per motivi di salute e familiari. “Poco prima della gara aveva la giusta dose d’ansia – continua Sanna – che le ha permesso di ottenere un’ottima prestazione in entrambe le gare, andando a conquistare l’oro nei 25 e l’argento nei 50 dorso. Questa vittoria sarà senz’altro un forte stimolo per i campionati nazionali che avranno luogo ad Agropoli; per me sarà un onore accompagnarla”.

La premiazione di Betty Meloni

Tutte le aspettative che aveva riposto su Marco Cabras sono state ripagate. “Lo conoscevo bene in allenamento – puntualizza l’allenatrice saspina – ma non in una situazione di gara. Sia nei 25, sia nei 50 stile libero ha ottenuto il quinto posto. Sono fiera di lui, soprattutto perché ha saputo gestire nel migliore dei modi l’emozione pre gara trasformandola in uno stimolo benefico. C’è ancora molto lavoro da fare ma per quanto mi riguarda è sicuramente un’ottima partenza e sono sicura che l’atleta mi darà delle ottime soddisfazioni”.

Marco Cabras con l’allenatrice Mariangela Sanna

Il tecnico ha ancora un mese prima di volare in Campania, e per l’occasione promette di svolgere una preparazione adeguata, soprattutto ora che Betty dovrebbe essere più regolare con gli allenamenti.

“Mi piace tantissimo lavorare con gli atleti della Sa.Spo – conclude Mariangela – infatti vado agli appuntamenti con tanto entusiasmo, non sento il peso della fatica e il mio processo di maturazione cresce costantemente. Non finirò mai di ringraziare la dirigenza che ha creduto in me”.

 

SUPERATE TANTE ASPERITÀ: AD ALESSANDRO CICU NON MANCA CERTO IL CORAGGIO DI RISCHIARE

Forse un altro, al posto suo, avrebbe perso la pazienza davanti a cotanti imprevisti. Ma Alessandro Cicu da Domus de Maria fa scorrere tutto e dopo un inverno costellato dagli infortuni riesce a completare il tracciato di 42 chilometri disegnato sulle strade della capitale d’Italia. Lo copre in 2:50: 22, il tanto giusto per rimetterlo di buon umore perché la malasorte l’ha perseguitato pure domenica scorsa. “Preferisco chiamarli contrattempi – dichiara Alessandro – anche se è stata dura calpestare sanpietrini con la carrozzina o evitare autentiche voragini sull’asfalto. Le fasi più impegnative si sono registrate in salita dove il corrimano è stato utilissimo nel farmi guadagnare secondi preziosi”.

Alessandro Cicu (Foto Rosy Sitzia)

Ci sono volute tante altre peripezie per aggirare ulteriori turbolenze: “Ho avuto problemi col tendenziatore – continua – quello che si aziona in curva nelle competizioni su pista. Potevo stringerlo ma avevo paura che poi si rompesse il bullone”.

Il maratoneta non voleva proprio farsi mancare niente: “Come già accadde lo scorso, sono stato vittima di una foratura e l’ironia della sorte ha voluto che dimenticassi a casa il fast. Ho continuato a correre per altri tre chilometri fino a quando non ne ho trovato uno. Dopo una manciata di minuti ho bucato nuovamente; inoltre le ruote posteriori rumoreggiavano fastidiosamente perché entravano a contatto con il parafango”.

Nonostante tutto Alessandro gioisce parecchio se pensa alla preparazione cominciata appena un mese e mezzo fa a causa dell’epicondilite al braccio e influenze varie: “Ora so su cosa devo migliorare”. In vista della Maratona di Padova, l’atleta della Sa.Spo si è trasferito a Milano dove si allenerà sia in pista, sia in strada: “In Veneto cercherò di migliorare il mio tempo anche perché il tracciato è pianeggiante e molto meno disastrato. Non vorrei sbilanciarmi più di tanto, ma mi piacerebbe andare sotto le due ore e mezzo. Sarebbe una bella soddisfazione”.

Alessandro Cicu concentratissimo (Foto Rosy Sitzia)

Una settimana più tardi Cicu sarà protagonista dei Campionati regionali Societari, sia nei cinquemila metri, sia nei diecimila. Il suo allenatore Carmelo Addaris gli ha già predisposto una tabella niente male. Infine un ringraziamento particolare: “Ad Andrea Putzu, un fratello più che un cugino, che anche a Roma è stato determinante nel darmi supporto morale e materiale”.

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