LA SARDEGNA PONGISTICA AL FEMMINILE ESULTA AI MONDIALI MASTER DI ROMA

Opinioni unanimi. Organizzare a Roma i Campionati Mondiali Master è stata una scelta vincente sotto tutti gli aspetti. Tra i 6100 iscritti, anche la Sardegna non ha mancato di riservare sorprese ai propri tifosi. Sarà grazie alla divisa azzurra, con tanto di scudetto tricolore stampato sul petto, che i nostri portacolori si sono distinti in quel mastodontico impianto qual è la Nuova Fiera di Roma. Ma a fare la netta differenza sono state le donne.

La cinese sarrabese Wei Jian, in forza al Quattro Mori Cagliari, ma con precedenti al Muravera TT, Zeus Quartu e Tennistavolo Norbello, regala il podio più alto del medagliere sardo conquistando il titolo iridato nel doppio femminile over 55, spartito con la sua amica di infanzia Yaping Ding, naturalizzata tedesca.

Una sarda doc si fa valere nelle gare paralimpiche: Maria Paola Tolu del Tennistavolo Sassari è d’argento nel doppio misto classe 2-5 in coabitazione con il collega paraguaiano Christian Urs Erb.

Piazza d’onore anche per la capitana e bandiera del Tennistavolo Norbello, l’avellinese Marialucia Di Meo che si fa strada giganteggiando nel singolo over 40 femminile, fermata soltanto dalla campionessa in carica e n.1 in Finlandia Marina Donner.

La pongista campana si avvicina anche al podio del doppio femminile over 40 fermandosi ai quarti di finale con la sua compagna Carmela Castro dell’A4 Verzuolo.

Stessa sorte per Maxim Kuznetsov (Marcozzi Cagliari) e Gianluca Mastroberti (TT Stella del Sud) nel doppio maschile over 45. Il russo guspinese, inoltre, si ferma agli ottavi di finale del doppio misto over 45 con Ana Brzan (Tennistavolo Sassari) e ai sedicesimi di finale del singolo over 45. Brzan, dal canto suo, arriva sino ai quarti di finale nel doppio femminile over 45 con Cristina Semenza (Bagnolese). Mentre Wei Jian si spinge fino agli ottavi del singolo femminile over 55.

Si fermano al primo turno del tabellone Marco Ibba (TT Carbonia) nell’over 55, Pierluigi Montalbano (Muraverese) nell’over 60, Gian Paolo Manca (Monserrato). Per un turno in più resiste Roberto Murgiano (Muraverese) nell’over 65. Giunge alla semifinale di consolazione il classe 1939 Efisio Pisano (GS TT Alghero) che arriva ai trentaduesimo nel doppio maschile over 85 con Sergio Ceroni (TT Vicenza).

Non passano il girone Nicola Orani (Tennistavolo Quartu), Carlo Carta, Maria Pia Are e Sebastiano Urrai (Tennistavolo Oristano), Alessandro Picciau (Monserrato), Mariagrazia Murtas (Gs TT Alghero)

A Roma la Sardegna era rappresentata anche sotto il profilo arbitrale. Grande emozione ha scatenato il ritorno “in pista internazionale”, dopo due anni tormentatissimi, del FAR Emilia Pulina (vedere intervista in basso). Con lei Rossana Spiggia, Daniele Vacca, Davide Portas, Leonardo Pisano, Elena Rozanova e Adriano Peroni.

Da quelle parti ha gironzolato anche il presidente FITeT Sardegna Simone Carrucciu impegnato in alcuni appuntamenti istituzionali che hanno gravitato attorno ad un mondiale storico, da imitare per le potenzialità espresse. “Un grande plauso all’organizzazione per aver fatto un vero capolavoro, non era per niente facile e scontato gestire questi numeri – dice – e per questo formulo i miei complimenti in primis al presidente Renato Di Napoli, da estendere anche al Consiglio Federale, al segretario Giuseppe Marino e a tutto lo staff. Per non parlare delle numerose mani esperte che hanno contribuito a tenere alto il nome della nostra Nazione, anche dal punto di vista organizzativo. Vorrei evidenziare che si sono svolti, i primi mondiali master Paralimpici della storia, fantastico. Faccio i complimenti alle nostre atlete che ci hanno fatto palpitare con le loro eccezionali imprese. Un finale di stagione da aggiungere all’annata prestigiosa della nostra isola che archivieremo definitivamente con la cerimonia di consegna delle benemerenze Fitet Sardegna 2023/2024 in programma venerdì 26 luglio 2024”.

TESTIMONIANZE DALLE MEDAGLIATE IN ROMA

BOTTA E RISPOSTA CON WEI JIAN

Muraverese d’adozione, dalle movenze giovanili, nonostante abbia salutato da un po’ il mezzo secolo d’esistenza, Wei Jian continua a divertirsi con profitto, mettendo alle corde avversarie di ogni risma col suo rinomato gioco difensivo.

Wei Jian, secondo te in quali aspetti del gioco avete fatto la differenza con tutte le avversarie?

Buona tecnica e affiatamento.

Le partite più impegnative?

Tutte, perché tutte combattute!

A chi dedichi questa vittoria?

Alla mia famiglia, alla mia società e ai miei simpatici ragazzi!

Non vedevi la tua compagna Yaping Ding da trent’anni, come è stato incontrarla dopo così tanto tempo?

Ho provato tanta gioia e simpatia.

Le vittorie della tua carriera che non ti dimenticherai mai? C’è anche questa?

Tutte belle, ma la più importante è la conquista dello scudetto nel 2014 con lo Zeus Quartu S. Elena.

Come ti sei trovata a Roma per questi mondiali?

È stata un’esperienza soddisfacente.

Cosa farai nella prossima stagione?

Continuerò a combattere per i Quattro Mori!

MARIA PAOLA TOLU RACCONTA IL SUO REDDITIZIO SOGGIORNO ROMANO

“È stata un’esperienza meravigliosa, tantissime persone, un’organizzazione pazzesca (immagino ci sarà qualcuno che potrebbe lamentare delle mancanze, ma per quanto mi riguarda posso dire praticamente tutto perfetto)”. Così la pongista e campionessa di tennis paralimpico nel descrivere il suo stato d’animo alla luce dell’argento conquistato alla Nuova Fiera.

Maria Paola, qualche rammarico?

Nessuno, anche perché gli avversari che hanno messo in tasca l’oro, Davide Scazzieri e Simon Heaps sono rispettivamente il campione mondiale e il campione europeo paralimpico in carica: super preparati e super carichi con un bagaglio di esperienza notevole.

Come ti sei preparata?

In maniera intensiva, anche cinque giorni a settimana per ore, a volte anche di mattina.

Il coach Guido Spano mi ha seguito passo, passo cercando di colmare lacune e dandomi sicurezze che a questi livelli sono indispensabili.

A chi dedichi il podio?

A mio marito che mi segue costantemente in allenamenti e trasferte, alla mia famiglia che seppur a distanza mi segue con un tifo sfegatato. Un grazie infinito al coach Guido Spano per la pazienza e il bagaglio di esperienza messo a disposizione; ai compagni di squadra che mi hanno supportato nella scelta di partecipare a questi mondiali e al Tennistavolo Sassari che mi ha dato la possibilità di allenarmi intensamente per questi mondiali.

MARIALUCIA DI MEO PARLA DIRETTAMENTE DAL CUORE

Torna a casa dai Mondiali Master di Roma 2024 con al collo un argento che per lei vale oro. Marialucia Di Meo, dal 2009 tesserata col Tennistavolo Norbello, racconta le sue sensazioni in un post su Facebook: “Vale oro perché ero partita con un secco e deciso “Io non partecipo”. La mia stagione era più buia del buio e non vedevo l’ora finisse. Ma poi qualcuno mi confessa che, quasi per scherzo, mi ha inserita in lista d’attesa e che mi hanno accettata. Alla fine mi lascio convincere ed è un attimo che mi ritrovo sui manifesti della campagna pubblicitaria su Roma e su quel secondo gradino del podio. Per me ogni turno è stata una sorpresa, ogni vittoria un dono. Non avrei mai pensato di poter giocare ancora a questo livello, di sentirmi a mio agio davanti al tavolo come non lo ero da anni, di poter provare gioia pura nel semplice stare in campo. Eppure è scattata la magia! Ci ho messo il cuore e la cosa più bella è stata ricevere in cambio l’affetto delle persone che mi hanno sostenuta ed hanno tifato per me passo dopo passo. Perché se questo te lo aspetti dagli amici di sempre, ricevere tale affetto da perfetti sconosciuti mi riempie di orgoglio. Quindi grazie Gigi Novi per avermi dato l’occasione di provare una delle emozioni più forti della mia vita! Sono felice? Tanto”.

IL GRANDE RITORNO DI EMILIA PULINA SUI CAMPI INTERNAZIONALI

Non girava il mondo da circa due anni. Un brutto colpo per Emilia Pulina abituata a farsi costantemente le valigie per arbitrare nelle zone più disparate del globo. Poi il black out di quel settembre 2022, mentre si trovava a Tblisi (Georgia) per un torneo giovanile. Il primo giorno, mentre si recava in palestra per la consueta riunione arbitrale inciampò in malo modo in alcuni cavi e fili elettrici non ancora messi in sicurezza. Subì la frattura del femore sinistro e venne ricoverata nell’Ospedale Pubblico di Tbilisi.

Emilia, cosa ricordi di quei giorni maledetti?

Non sto a dilungarmi sul trattamento medico e sul mio stato d’animo in un paese straniero dove nessuno parlava inglese e dove ho subito un’operazione disastrosa. Quando sono rientrata in Italia, esattamente dopo quattro mesi, e stavo iniziando a camminare con la stampella, durante un torneo regionale a Nulvi, la placca in titanio che mi avevano erroneamente impiantato si è spezzata di netto e con essa lo stesso femore.

Come ne sei uscita?

Con un’altra operazione, questa volta con chiodo intramidollare con grossi problemi di convalescenza e dolori fortissimi per mesi. In settembre 2023, sempre con la mia stampella, ho arbitrato un paio di incontri di campionato, sempre dolorante ma motivata per riprendere l’attività dopo circa un anno. In ottobre sono caduta un’altra volta, fratturandomi il femore destro. Altra operazione e altro chiodo.

Non ci voleva proprio

Mi sono sentita persa, pensavo di non potermi rimettere più in piedi e non nascondo che per mesi sono caduta in uno stato di depressione difficilmente superabile. Giorno per giorno ho tenuto duro e con antidolorifici, fisioterapia, ginnastica, massaggi e terapia in piscina riabilitativa mi sono piano piano ripresa, tanto che ho pensato di dare la disponibilità per il Mondiale Master di Roma, con riserva di rinunciare all’ultimo momento.

E alla fine ci sei andata

Ho partecipato a questa manifestazione enorme e forse ho fatto bene, soprattutto dal punto di vista psicologico perché mi ha fatto molto bene rivedere dopo quasi due anni tutti i miei amici arbitri italiani e stranieri. Mi hanno coccolato e festeggiato! Non nascondo che è stata una settimana estremamente impegnativa, in quanto circolo ancora con la stampella, ma sono soddisfatta.

Sensazioni romane?

È stata una bellissima manifestazione, bene organizzata e soddisfacente da quasi tutti i punti di vista. Precedentemente avevo già partecipato ad un Mondiale Master in Spagna, ma con molti meno iscritti. Sono stata contenta anche che altri cinque arbitri sardi siano stati designati, seppur per soli due giorni e che tutti mi sono sembrati appagati da questa esperienza unica per la loro qualifica!

Nonostante l’infortunio hai continuato a svolger il ruolo di Fiduciario Arbitro Regionale

Quando ero convalescente e non potevo arbitrare non nascondo che mi sono preoccupata per l’addestramento dei nuovi AGA designati oltre che per attività regionale anche in qualche torneo nazionale. Ma ho visto che se la sono cavata, questo anche grazie a Nicola Mazzuzzi, Rossana Spiggia e Daniele Vacca che li hanno seguiti e instradati al proseguimento della carriera arbitrale.

Quale futuro per gli arbitri sardi?

Sono abbastanza ottimista perché c’è tanta attività e per riuscire a tenere quelli che sono in quadro e quelli che speriamo di istruire prossimamente è necessario designarli il più possibile. Possiamo ritenerci un’isola felice perché, a differenza di tante regioni, i nostri provinciali arbitrano la serie A1 e gli AGA anche la A2, B1 e B2: far venire dalla Penisola altri arbitri con qualifiche più alte costa troppo alla Federazione. Come contropartita, purtroppo, i nostri vanno pochissimo fuori sempre per lo stesso motivo.

Progetti per il futuro?

Il prossimo anno agonistico spero di riprendere appieno l’attività sia regionale, sia nazionale. Mi mancano tanto le serate a Cagliari e Norbello con 10 gradi interni di temperatura!

Concludo sperando di poter andare presto anche all’estero. Proprio in occasione del Master di Roma, ho superato l’esame A.R.E. in inglese e adesso ho bisogno delle valutazioni sul campo per poter ottenere lo stato di Blue Badge.

IL PRIMO EUROPEO GIOVANILE DI LAURA ALBA PINNA

La Nazionale Italiana femminile under 15, grazie al successo ottenuto nei confronti della Svizzera, resta nella massima serie dei Campionati Europei Giovanil a squadre. E tra le artefici, a Malmö (Svezia), c’è anche la giocatrice del Tennistavolo Sassari Laura Alba Pinna, alla sua primissima esperienza di questo tipo. Con lei le compagne Federica Interlandi, Marina Misceo, Gioia Picu e il tecnico Rossella Scardigno. Nella fase a squadre la giocatrice turritana ha affrontato Andreea Baiasu (Romania), Siri Benjegård (Svezia), Ana Sladoje (Bosnia), Akhyata Patra (Svizzera). L’unico successo l’ha ottenuto nei confronti di Anna Fanouria Mitka (Grecia). Attualmente sono in corso doppi e singolari. Il Torneo terminerà il 21 luglio 2024.

European Youth Table Tennis Championships at Baltiska Hallen in Malmo, Sweden.