COPPA ITALIA A TERNI: TENNISTAVOLO NORBELLO E TENNISTAVOLO GUSPINI RISPONDONO “PRESENTE”.

RINUNCIA IL QUATTRO MORI CAGLIARI

Potevano essere tre formazioni a rappresentare la Sardegna per l’edizione 2019 della Coppa Italia, ritornata in auge lo scorso anno dopo un lunghissimo stop risalente dal 1979. Alla competizione assoluta maschile e femminile e a quella riservata ai Comitati regionali parteciperanno in tutto trenta formazioni. Il ritrovo è al Palatennistavolo di Terni già dal primo pomeriggio di venerdì con i sorteggi e la disputa dei primi due turni eliminatori. Il giorno dopo ci sarà spazio per il terzo turno e le semifinali. Domenica sarà giorno di finalissime e premiazioni. Si gioca con la formula olimpica che prevede quattro singolari e un doppio.

Il Palatennistavolo di Terni dove si gioca la Coppa Italia (Foto Fitet)

Dall’isola partiranno due compagini: per la competizione d’élite in rosa è stato il Tennistavolo Norbello Comuni del Guilcier a staccare il biglietto per la seconda volta consecutiva grazie alla quinta posizione strappata al termine del girone d’andata. Avrebbe avuto il diritto di gareggiare anche il Quattro Mori Cagliari che si trova a comandare il girone C della A2 femminile, ma ha preferito rinunciare a questa importante vetrina.

Il team del presidente Simone Carrucciu sarà presente con un trio spumeggiante coordinato dal tecnico Eliseo Litterio e costituito da Marialucia Di Meo, Diana Styhar e Gaia Smargiassi.

Le altre squadre coinvolte, che dopo i sorteggi saranno suddivise nei gironi Giuseppe Molina e Luciano Winderlin, sono: Tennistavolo Castel Goffredo, Teco Corte Auto Cortemaggiore, Polisportiva Bagnolese Panino LAB, Athletic Club, Tennistavolo Coccaglio Alghisi Verniciature, Tennistavolo Savona e Tennistavolo Astra Valdina di A2.

Gaia Smargiassi (Nonsolofoto Cagliari)

Ma la formula di quest’anno prevede anche l’ingresso di formazioni provenienti dal campionato di primo livello regionale (serie C2). Ogni Comitato aveva totale discrezione sul decidere in che maniera si potesse designare la propria rappresentante. Nell’isola, al momento di stilare i regolamenti, si è precisato che la squadra campione d’inverno della C2 avrebbe potuto prendere parte ad una manifestazione davvero unica per quei contesti. A meritarsi il posto è stato il Tennistavolo Guspini che dopo sette giornate di campionato si è trovato a condurlo a punteggio pieno. Dalla città delle miniere partiranno in quattro: il 100% Michele Lai, Massimiliano Broccia (91,7%), Francesco Broccia (85,7%) e il sangavinese Fabrizio Melis tornato sui tavoli solo di recente. Le quattordici partecipanti saranno suddivise in quattro gironi. Eccole: Tennistavolo Vasto (Abruzzo), TTK Marling (Alto Adige), Tennistavolo Torre del Greco (Campania), Alfieri di Romagna TT Edera (Emilia Romagna), Vigor Velletri (Lazio), TT Club La Spezia (Liguria), Polisportiva Bagnolese (Lombardia), Tennistavolo Senigallia (Marche), Tennistavolo Torino (Piemonte), Tennistavolo Bari (Puglia), Tennistavolo Guspini (Sardegna), Tennistavolo Vittoria (Sicilia), Villaggio Tennistavolo Lucca (Toscana) e Tennistavolo Club Edera Amicis San Giustino (Umbria).

Massimiliano Broccia sarà a Terni per la Coppa Italia (Foto Tomaso Fenu)

PROSSIMO APPUNTAMENTO IN SARDEGNA: L’OPEN DI LANUSEI

Nella città collinare ogliastrina, a distanza di appena una ventina di giorni, si ritorna a giocare presso il Palasport Lixius. Il ritrovo è per domenica con un Open riservato ai quinta e sesta categoria. Apertura dell’impianto di Lanusei per domenica 13 gennaio alle 9:00.

Il PalaLixius di Lanusei (Foto Pasquale Piroddi)

TRANSALPINO: NONO POSTO PER SARDEGNA 1, DICIANNOVESIMO PER SARDEGNA 2. FRANCESCA SAIU: “SONO MOLTO SODDISFATTA”

Il piccolo passo in avanti c’è stato, parola del tecnico regionale Francesca Saiu che ha accompagnato i quattro infanti chiamati a rappresentare la Fitet Sardegna alla rinomata manifestazione di Lignano Sabbiadoro: il Trofeo Transalpino. Come sempre ci sono tanti rammarichi perché con un po’ più di attenzione la formazione più forte composta da Manuel Broccia (Tennistavolo Guspini) e Francesca Seu (Muravera TT) avrebbe potuto fare lo sgambetto a più formazioni accreditate. Nella fase a gironi trionfa col Friuli Venezia Giulia ma cede alla Sicilia di misura.

La delegazione sarda al Trofeo Transalpino

Negli ottavi di finale Manuel e Francesca si devono inginocchiare davanti alla superiorità di Lombardia 1. Finiscono in crescendo avendo ragione di Piemonte 2 e poi del Veneto. Questa vittoria consente loro di guadagnare l’accesso alla finale per il nono posto che l’ottengono superando Lombardia 2. In fin dei conti Broccia colleziona quattro successi personali su sei, uno in più rispetto alla compagna sarrabese.

Manuel Broccia (Foto Pasquale Piroddi)

La Sardegna 2 di Emanuele Cuboni (Sporting Lanusei) e Eva Mattana (Muraverese) comincia in salita patendo il predominio prima di Piemonte 1 e poi del Trentino (sempre però con il minimo scarto). Nella seconda fase si riscattano con ampio margine sull’Abruzzo, ma poi cedono nuovamente per 2-1 anche contro Toscana 2. Nella finalina per la piazza n. 19 (su 24 partecipanti) le due promesse hanno la meglio su Toscana 1 grazie alla decisiva prova del doppio.

Tutti e quattro hanno poi preso parte alle competizioni individuali maschili e femminili. Manuel ed Emanuele si fermano agli ottavi ma il guspinese riesce a rivalersi nei confronti del lombardo Gatti che lo aveva sconfitto nella fase a squadre. Francesca Seu passa la prima fase ma viene estromessa subito, mentre Eva rimane imbrigliata nel suo girone.

Francesca Seu (Foto Pasquale Piroddi)

“Sono molto contenta – ribadisce Francesca Saiu – perché i ragazzi hanno fatto gruppo, si sono inseriti tranquillamente nell’atmosfera, sia sotto l’aspetto tecnico, sia sotto quello umano. Abbiamo soggiornato in una cornice fantastica: Lignano Sabbiadoro secondo me, come struttura, è molto accogliente perché consente ai ragazzi di gestirsi gli spazi in autonomia”.

Il tecnico traccia poi dei sintetici profili sul rendimento del quartetto sardo: “Manuel Broccia lo ammiro per la facilità con cui esegue certi colpi, che in realtà sono molto complessi. In Friuli ha trovato la sua dimensione che gli ha permesso di giocare tranquillo. Se avesse la possibilità di allenarsi maggiormente si toglierebbe molte soddisfazioni”. Per quanto riguarda Francesca Seu sottolinea come abbia giocato a fasi alterne: “Anche quando è uscita sconfitta ha mostrato il suo valore battendo avversarie che la precedevano in classifica, dando molto filo da torcere. In futuro bisogna lavorare sull’esile fisico affinché i suoi colpi stilisticamente prelibati possano avere maggiore efficacia”. Su Eva Mattana: “Ha vinto le gare dove partiva da favorita, dando un buon contributo nel doppio. Noto che costruisce bene il gioco come premessa all’ottenimento del punto”.

Eva Mattana (Foto Pasquale Piroddi)

Infine traccia un giudizio su Emanuele Cuboni: “Mi è piaciuto molto nelle fasi iniziali della competizione, poi si è un po’ perso strada facendo; il doppio non è la sua gara. Con lo sparring nigeriano reclutato dal club di appartenenza ha la possibilità di curare molti più aspetti, soprattutto quelli che riguardano peculiarità che abbisognano di essere preponderanti e costanti nel suo gioco”.

Emanuele Cuboni (Foto Pasquale Piroddi)

AL PALATENNISTAVOLO DI CAGLIARI EPIFANIA PONGISTICA DAI BUONI NUMERI

PODI PER ROBERTO PILI, FEDERICO IBBA E DELIA SANNA

Oltre ottanta iscritti suddivisi tra quinta e sesta categoria. Al Palatennistavolo di Cagliari, sotto il coordinamento della società ospitante Marcozzi, si assiste ad una domenica epifanica ricca di sport e amicizia con presenze da tutta l’isola concentrate in 22 società.

Il bello di questi continui tornei, intervallatisi lungo il periodo natalizio e che proseguiranno anche nelle prossime settimane, è che non producono dei dominatori assoluti ma, appuntamento dopo appuntamento, regalano podi dalle connotazioni sempre diverse.

Il Palatennistavolo di Cagliari

L’appuntamento di Mulinu Becciu è servito a dare risalto alla componente sulcitana del tennistavolo con i successi del veterano iglesiente Roberto Pili (ITC Enrico Fermi) e del piccolo carboniese Federico Ibba (San Orione Rosmarino) che in finale ha battuto il papà Marco. Spesso e volentieri si è assistito a godibili siparietti dove i figli davano consigli ai padri nelle pause di gioco. Segno che anche le nuove leve riescono già a vendere esperienza, figlia di tante ore di esercizi.

Nei quinta femminili è invece una over settanta a dettare legge nei confronti di avversarie di gran lunga più piccine. Delia Sanna mantiene alto l’onore della Saturnia Cagliari, la società arroccata nell’antico quartiere di Castello.

Tutto in famiglia gli Onnis e i Licciardi

QUINTA CATEGORIA

Quarantacinque giocatori agguerriti di tutte le età hanno dimenticato dolciumi, scope e calze per dare il meglio in un torneo caratterizzato da una location che stimola il bel gioco. Si rivede dopo tanto tempo Roberto Pili che racconta per filo e per segno in che modo è maturata la sua vittoria.

“Sinceramente non pensavo di fare più di tanto perché nell’ultimo periodo non avevo toccato più la racchetta, assillato dagli impegni lavorativi e familiari. Anzi ad essere proprio sinceri in cuor mio avevo deciso di non prendere parte alla competizione. Dal momento che ormai ero iscritto e la sede di gioco tutto sommato non molto lontana, sono partito in direzione Cagliari con la convinzione di fare mero atto di presenza senza alcuna velleità di primato. Mi sono riscaldato una decina di minuti, constatando di sentirmi tutto sommato bene. Dopo aver superato il primo scoglio (Paolo Marinelli del Cagliari TT), ne ho trovato uno insormontabile in Mariano Cossellu (La Saetta Quartu), giocatore ostico e di esperienza. Non pensavo di perderci, mi sono fidato troppo senza riuscire a ribaltare le situazioni negative che progressivamente stavano affiorando. Ciò non mi ha demoralizzato perché avevo la quasi certezza di poter passare il turno in quanto il mio successivo avversario, Pierpaolo Cubadde (TT Oristano), non rappresentava una seria minaccia per me. Infatti l’ho battuto e sono entrato nel tabellone da secondo. Mi attendeva un altro saettino, Francesco Mascia con il quale non ho incontrato grossi problemi”.

Il podio Quinta categoria di Cagliari

“Negli ottavi mi ha procurato molte difficoltà Roberto Murgiano (Azzurra Cagliari): non pensavo di vincere anche perché lui ha sbloccato il risultato. Mi sono ristabilito nel secondo parziale, ma nel terzo mi trovavo sotto 6-10 riuscendo ad accumulare sei punti consecutivi. Murgiano ha recuperato lo svantaggio nel quarto set e così abbiamo dato vita ad una quinta frazione molto vibrante, giocata bene da entrambi. Ci conosciamo alla perfezione e alla fine l’ho spuntata io per 11-8. E’ seguita un’altra sfida ad alta tensione con Carlo Carta (TT Oristano) che ha cominciato molto bene. In effetti l’ho trovato abbastanza in forma, ma ciò non mi ha impedito di vincere i primi due set. Meritatamente il mio avversario ha accorciato le distanze. Nella quarta frazione ho sempre condotto io al punto che ho avuto a disposizione tre match point, ma non sono riuscito a chiuderla e lui alla fine ha pareggiato i conti. Anche in quella circostanza mi sono ritrovato in una condizione psicologica nella quale stavo pensando al peggio. Nella fase decisiva Carta era molto carico, io al contrario cominciavo a manifestare segni di stanchezza. Questo non mi ha impedito di vincere la gara, a mio avviso anche meritatamente. In semifinale è il turno di Alberto Ganau (Tennistavolo Sassari) che come i precedenti avversari ho visto particolarmente tonico. Mi ha lasciato a 4 nella partita iniziale, e sentivo di non poter reggere più quei ritmi. Una voce dentro di me mi convinceva di non crollare e di dare semmai più sostanza alla partita. E infatti di lì a poco tutto è cambiato, ho cominciato a giocare bene e penso addirittura che tra le ultime tre sfide disputate sia stata quella meno impegnativa. Approdato in finale mi ritrovo a giocare per la prima volta in carriera contro Samuel Paganotto (Libertas Ping Pong Monterosello) che sinceramente non ricordavo. Ero un po’ ottimista perché di solito, opposto ai difensori mi trovo abbastanza bene. Vince lui il primo punto, io pareggio ai vantaggi e faccio mia anche la frazione successiva, ma Samuel reagisce molto bene e si aggiudica il quarto set. Dopo un epilogo molto duro per entrambi riesco a vincere, liberandomi definitivamente da uno stato di affaticamento che mi stava ulteriormente logorando. Mi rendo conto di non avere più la cattiveria di una volta perché molto spesso mi ritiro dalla scena e poi magari riprendo dopo un bel po’ di tempo. Nei miei tempi migliori non regalavo partite e mentalmente ero sempre presente. Con questa vittoria non sono certo ritornato ai livelli passati, però la testa funziona e ciò mi ha consentito di mantenermi coriaceo nei momenti particolarmente faticosi, supportato sempre da una condotta ragionata. Anche in chiave campionato a squadre questo successo mi dà la grinta necessaria per dare il massimo nel tentativo disperato di allontanarci dall’ultima posizione (a zero punti) nel campionato nazionale di serie C1”.

Roberto Pili (Foto Tomaso Fenu)

Nel suo percorso verso la finale, Samuel Paganotto, una volta approdato ai tabelloni, ha vendicato il futuro vincitore eliminando l’arbitro giocatore Cossellu. Ha proseguito liquidando in tre set Fabiano Peddis (TT Arbus) e con lo stesso punteggio anche Alessandro Polese (Azzurra Cagliari). Il penultimo sforzo l’ha compiuto ai danni di Vito Moccia (San Orione Rosmarino Carbonia).

Tra i primi otto anche Luciano Macrì (San Orione Rosmarino) e Luca Costantino Pilo (Santa Tecla Nulvi)

SESTA CATEGORIA

Non capita tutti i giorni di assistere ad una finale tra padre e figlio: Federico e Marco Ibba si sono fatti largo su una platea di 34 pretendenti al podio.

Il podio sesta categoria di Cagliari

“A sorpresa vado a vincere a Cagliari. Prima supero il girone da primo – dichiara la promessa del San Orione Rosmarino – poi incontro Mattia Pala (La Saetta Quartu) con il quale vinco soffrendo 3-2. Dopo riesco a patire meno, opposto ad Aldo Puleo (Cagliari TT). Ma è in semifinale che soffro particolarmente: incontro Paolo Giovanni Soraggi (TT Decimomannu), testa di serie n.1 e riesco a primeggiare soltanto al quinto set. Inaspettatamente faccio mia la finalissima dopo la sfida con mio padre (3-0) che nelle sedute di allenamento mi ha sempre sconfitto. Un complimento va a tutti quelli che hanno partecipato e poi in particolare a Mattia Pala, Paolo Soraggi e a mio padre che sono stati quelli che mi hanno fatto sudare di più”.

Federico Ibba (Foto Tomaso Fenu)

Vista la straordinarietà dell’evento è doveroso sentire anche le impressioni del perdente: “Siamo andati alla Marcozzi – ha commentato Marco Ibba – con la speranza di fare bene. In realtà questa volta abbiamo esagerato; nei precedenti tornei eravamo stati eliminati e l’amaro in bocca restava per giorni. Lavoriamo molto sul tavolo e atleticamente; finalmente i risultati ci hanno dato ragione ma abbiamo dovuto superare molte difficoltà. Paolo Soraggi è giocatore esperto e Mattia Pala è ugualmente bravo. Per quanto mi riguarda sono andato avanti con la forza di volontà ritrovandomi Federico in finale che ha approfittato del papà; penso che comunque abbia provato grande soddisfazione. In precedenza avevo incontrato i piccoli Varis Lai (Marcozzi)e Oriano Pusceddu (Torrellas Capoterra) che molto probabilmente mi pesteranno in seguito. Poi ho giocato con Simone Sebis (La Saetta) che non piacendogli il mio gioco sbaglia troppo. Negli ottavi è il turno di Fabio Ferrabue (TT Decimomannu) che non era in giornata. Nei quarti disputo la partita più rognosa con il Signor Giampaolo Collu: mi ero legato al dito una sua recente vittoria e non c’era santo che tenesse, ero arrabbiato e ho vinto. In semifinale ho affrontato Pier Luigi Scudino (Tennistavolo Sassari) che mi incartava nel palleggio, poi ho iniziato ad aprire e sono andato ad abbracciare mio figlio in finale”.

Marco Ibba (Foto Tomaso Fenu)

Arrivano ai quarti anche Carlo Maulu (TT Oristano) e Marco Podda (TT Decimomannu).

QUINTA FEMMINILE

Delia Sanna del Saturnia Cagliari non ha problemi nel vincere il girone unico che ha concluso a punteggio pieno, precedendo in classifica Francesca Ganau e Laura Alba Pinna (Tennistavolo Sassari), la sua compagna di team Silvana Santagati e l’altra sassarese Maria Laura Mura.

“Alla mia veneranda età di 70 anni – ha dichiarato Delia Sanna – è ancora piacevole battere questi giovanissimi super atleti, tecnicamente preparatissimi. Ancora oggi noto però che gli allenatori, per fortuna non tanti, difettano in sportività”.

a dx Delia Sanna con Silvana Santagati (Foto Luciano Saiu)

DUPLICE TORNEO DI ORISTANO: L’ASSOLUTO PREMIA MARCO PISU. FRANCO SANNA PREVALE NEL PARALIMPICO

La città di Eleonora ha ospitato due tornei con il coordinamento della locale società TT Oristano. Nell’assoluto maschile la testa di serie n. 3 Marco Pisu (TT Monserrato) riesce a salire sul podio più alto.

Nell’omologa sfida al femminile è la giocatrice di casa Viviana Salvi a conquistare la medaglia d’oro.

C’era molta attesa anche per il torneo paralimpico che ha decretato il successo di Franco Sanna del Tennistavolo Norbello.

La palestra Torangius del TT Oristano

ASSOLUTO MASCHILE

Si sono presentati in undici capeggiati dai favoriti guspinesi Francesco e Massimiliano Broccia. Ma alla fine padre e figlio hanno lasciato il passo (rispettivamente in semifinale e nei quarti) al saettino Gianluca De Vita, battuto in finale da Marco Pisu. Ecco i dettagli raccontati dal trionfatore: “La bassa percentuale di iscritti non sembra aver condizionato negativamente l’evento, bene organizzato dalla compagine oristanese. Unica nota negativa, il freddo in palestra, combattuto con la buona malvasia e l’ottima crostata offerta dai dirigenti agli “intrepidi” partecipanti. A fronte di ciò si sono visti incontri equilibrati e in alcuni casi davvero spettacolari. Su quest’ultima considerazione rimarco la prestazione del super Giuseppe Lepori (Marcozzi), in grado di offrire al pubblico presente momenti di altissima e densa emozione in alcuni scorci di partita. Giuseppe sei sempre grande. Direi che i tornei regionali, avendo io ripreso da poco la mia attività pongistica, diventano sempre più, a parte il lato meramente sportivo, occasione di confronto personale tra gli atleti che si conoscono oramai da tempo e nel quale si scambiano opinioni, consigli suggerimenti sui temi della vita (sociali e familiari), instaurando un vero e proprio clima familiare da cui tutti usciamo sempre più arricchiti”.

Il podio assoluto maschile di Oristano

“La mia vittoria credo sia stata frutto, innanzitutto, dell’assenza di più titolati avversari in classifica, si trattava pur sempre di un assoluto, inoltre avvantaggiato dalla eliminazione di alcuni avversari, rivelatisi in altre occasioni per me molto ostici. Particolarmente impegnativi sono stati gli incontri precedenti alla finale dopo la qualificazione nel girone (Lepori e Francesco Ara del Santa Tecla Nulvi in costante crescita che ho superato ai quarti e in semifinale). Nella gara decisiva ho avuto meno problemi perché il mio gioco sembra adattarsi alla perfezione a quello di De Vita così da non crearmi particolari difficoltà, come altre volte in passato. Sono contento della vittoria, ma rispetto a tutto il resto è certamente di secondario rilievo in confronto ai valori principali che desidero affermare: amicizia, sportività..”.

Marco Pisu (Foto Tomaso Fenu)

ASSOLUTO FEMMINILE

Si ritrovano in quattro. Oltre alle due padrone di casa Viviana Salvi e Maria Egle Fanni si fanno valere anche le due pongiste paralimpiche Federica Cuboni (TT Quartu) e Daniela Casu (TT Guspini). La più in forma si rivela Salvi che nel match inaugurale è riuscita a prevalere al quinto set sulla sua compagna di scuderia Fanni, piazzatasi poi alle sue spalle. La lanuseina Cuboni riesce ad aggiudicarsi la terza piazza grazie al successo con Casu.

Podio trofeo assoluto femminile di Oristano

PARALIMPICO

Poker di iscritti anche in questo caso con Franco Sanna (Tennistavolo Norbello) che si aggiudica il girone a punteggio pieno. Piazza d’onore per Daniel Catalin Maris (TT Quartu) che ha preceduto il suo compagno Giammarco Mereu e l’altro atleta del team norbellese Mauro Mereu.

Il podio paralimpico di Oristano

“Prima di cominciare mi sentivo molto tranquillo – ha dichiarato Franco Sanna – e con il conforto della forma fisica. Ero sicuro di fare bella figura anche sotto il profilo tecnico, considerate le buone prestazioni espresse nell’ultimo scorcio del campionato regionale di serie D2 (girone B). Sono risultato vincente in tutte le gare disputate e, aspetto non trascurabile, contro amici – avversari molto in forma, a parte il mio compagno di scuderia Mauro Mereu ultimamente afflitto dai dolori fisici. Ho trovato un Daniel Maris particolarmente agguerrito e per batterlo ho dovuto tenere integro il mio stato di concentrazione. Il suo compagno Giammarco Mereu è migliorato parecchio, ma ciò non mi ha impedito di sconfiggerlo anche se mi ha messo a dura prova. L’alto tasso di agonismo fatto registrare ad Oristano cercherò di conservarlo in occasione del Torneo Nazionale Paralimpico in programma a Brescia. Ovviamente cercherò di dare il massimo col pensiero rivolto al Tennistavolo Norbello e al suo presidente Simone Carrucciu che ringrazio apertamente per le opportunità che mi sta dando”.

Franco Sanna

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