Un microcosmo ricco di suoni e di colori dove l’amicizia e il buon senso prevalgono, grazie ad un apparato dedito all’accoglienza che non ha eguali. Per chi sta al gioco, condividere questi momenti di gioia rappresenta una cuccagna mai vista. Il Trofeo Internazionale Città di Norbello, per la sedicesima volta, replica ed intensifica le sue prerogative pongistiche, regalando ottimo spettacolo e momenti culturali che fanno riflettere.

La torta ricordo tagliata nel terzo tempo presso il locale norbellese L’Avvelenata

Il canovaccio introduttivo è di per sé particolarissimo, con atlete e atleti che prima di impugnare la racchetta si allineano davanti al pubblico per ricevere omaggi e incoraggiamenti, prendendo coscienza di un montepremi di 6500 euro, per nulla da scartare.

Poi danno l’anima sui tavoli, rendendo piacevole la visione anche a tutti coloro che non potendo raggiungere il centro Sardegna si sintonizzano sul sito www.trofeocittadinorbello.it o direttamente sul canale YouTube. Merito anche di un sistema di comunicazione altamente professionale con regia e cameramen pronti a cogliere dettagli e aspetti singolari che la palestra comunale racchiude. Ma efficace risulta pure il tam-tam mediatico congegnato dall’infaticabile social media manager Martina Mura che coglie l’essenza dei momenti per rendere ancor più invogliante la visione dell’happening sportivo.

La presentazione (Nonsolofoto Cagliari(

Intanto la dirigenza non sta a girarsi i pollici: il presidente Simone Carrucciu setaccia ogni angolo della superficie coperta alla ricerca di qualche impurità da scacciare, il vice Tista Mele abbozza sorrisi in ogni dove ma non si distrae un attimo per tenere il polso della situazione. Lo staff gialloblu fa il suo senza sbavature, lasciando tutto pulito, rifornendo di continuo i punti di ristoro per la grande gioia degli astanti che tra una gara e l’altra possono rinvigorire l’organismo con ogni ben di dio.

Simone Carrucciu, Tista Mele e la torta ricordo (Nonsolofoto Cagliari)
Le due pongiste sarde Pinna e Seu con Cipriano (Foto Martina Mura)

Presenti e web ascoltatori vengono deliziati dalle puntuali chiose dell’intrattenitore di chiara fama regionale Matteo Bruni, ormai di casa in via Azuni e dintorni, fino all’ultimo atto della diretta, quando sul podio salgono i vincitori: la romena Tania Maria Plaian e l’ex giallo blu Marco Antonio Cappuccio.

La finale femminile (Nonsolofoto Cagliari)

Prima che i riflettori venissero puntati sulle fasi finali del Trofeo, l’intermezzo culturale ha riservato delle pillole di buona armonia nel tessuto socioeconomico sardo. Antonangelo Liori e Giuseppe Corongiu, nel presentare le loro ultime fatiche letterarie, hanno riservato numerosi spunti di riflessione su quanto sia immenso il patrimonio materiale e immateriale custodito nell’isola e che dovrebbe essere sfruttato in pieno per scongiurare fughe della speranza o respingimenti delle tradizioni più ancestrali.  

Protagonisti dell’angolo letterario (Nonsolofoto Cagliari)

“Ho esaurito tutte le energie psichiche e fisiche, non sono più un giovanotto, ma non posso rinunciare al Trofeo Internazionale Città di Norbello”. Così Simone Carrucciu, stanco ma soddisfatto, che prima di tuffarsi sulla prima branda disponibile, vuole ringraziare con estremo trasporto tutti coloro che impegnandosi strenuamente, hanno regalato una giornata indimenticabile a tutti. “Lo dico col cuore – continua il presidente – l’intero staff anche in questo evento è stato magnifico, le imperfezioni non mancano mai, ma noi siamo uno squadrone affiatato che riesce a scavalcare gli ostacoli, anche quelli più alti; forse, inutile dirlo, ma il buon lavoro paga sempre. Spero che atlete e atleti abbiano saputo cogliere l’essenza di questo appuntamento andato ben oltre il torneo “TOP 1” che li ha richiamati nel cuore della nostra regione, impreziosito anche da un montepremi, in assoluto, mai visto prima in Italia. Insomma, il Trofeo Internazionale “Città di Norbello” cresce sempre di più su tanti fronti. Ringrazio immensamente i dirigenti e tutto lo staff gialloblu, atleti, società, tecnici, arbitri che hanno partecipato. Ringrazio la Federazione Italiana Tennistavolo, il Coni Sardegna rappresentato dalla vicepresidente Stefania Soro, l’amministrazione comunale di Norbello e la Regione Sardegna per il loro supporto. Ringrazio i nostri partner, il folto reparto media dal conduttore Matteo Bruni al fotografo Alessio Todde, alla social manager Martina Mura, alla regia streaming e ai cameramen. La ciliegina sulla torta, oltre a quella dell’immancabile terzo tempo preparato dolcemente da Oriana Pistidda, l’abbiamo avuta con la presenza dei Consigli Comunali Giovanili accompagnati dall’instancabile Prof. Mario Di Rubbo. Grazie pure alla libreria dell’amico Bachisio Medde, agli scrittori Liori e Corongiu che ci hanno deliziato con belle perle di saggezza, alle forze dell’ordine, alle Istituzioni presenti e alla SAM Cagliari per l’assistenza sanitaria. Infine ringrazio il bel pubblico e le migliaia di persone che ci hanno seguito nella diretta streaming. Alla prossima edizione con tante belle novità”.

a sx Simone Carrucciu col presentatore Matteo Bruni (Nonsolofoto Cagliari)

Slitta la premiazione del 15° Concorso Fotografico Internazionale “Obiettivo Tennistavolo”. Non avendo ricevuto il numero di foto prefissato si è deciso di rimandare tutto alla prossima edizione. Ma nessun timore per i partecipanti: le fotografie ricevute nel 2025 saranno valide insieme a quelle della prossima edizione.

Durante il terzo tempo all’Avvelenata di Norbello (Nonsolofoto Cagliari)

LE VICENDE SUI TAVOLI

Sicuramente allettati dall’importante montepremi, gran parte dei ventiquattro protagonisti del TOP 1 posto sotto la tutela FITeT sognano di arrivare più lontano possibile. I confronti mattutini che caratterizzano la prima fase a gironi sono ben monitorati dal quartetto di giudici di gara composto dall’internazionale Emilia Pulina e dai suoi collaboratori Nicola Mazzuzzi, Daniele Vacca e Adriano Peroni.

Pubblico attratto dal tennistavolo a Norbello (Nonsolofoto Cagliari)

TOP 1 MASCHILE

Tra i maschietti il primo girone se l’aggiudica a punteggio pieno e senza perdere un set il futuro vincitore Marco Antonio Cappuccio che precede Francesco Palmieri, Giacomo Cerea e il paralimpico Lorenzo Cordua.

L’altro finalista, Federico Vallino Costassa domina il secondo girone precedendo in classifica nell’ordine Marco Poma, Stefano Moras e il giovane Davide Lorenzo Simon che si fa comunque valere perdendo tutte e tre le sfide al quinto set.

Palmieri -M.A. Cappuccio (Foto Martina Mura)

Meno netto il percorso di Costantino Cappuccio e del rumeno Florin Constantin Spelbus nel terzo girone che chiudono a parimerito. Tra i due la spunta il secondo che poi cede a Jacopo Cipriano. Non gioca l’indiano Jeet Chandra per un infortunio dell’ultimo momento.

Cappuccio – Spelbus (Foto Martina Mura)

In serata si parte dai quarti di finale con Spelbus che ha la meglio al quinto su Marco Poma e Palmieri su Costantino Cappuccio in tre parziali.

Le semifinali sono roventi ma Marco Antonio Cappuccio la spunta per 3-1 su Spelbus e Vallino invece si prodiga in una prodigiosa rimonta vincendo alla bella su Palmieri. Sempre più in palla, Marco Antonio Cappuccio si impossessa del trofeo dopo una gara in cui l’avversario, forse particolarmente teso, non è mai affondato, tenendo comunque alto l’interesse nell’arco dei quattro set disputati.

Poma-Moras (Foto Martina Mura)
Cerea-Cordua (Foto Martina Mura)

“La giornata è stata particolarmente tosta perché impegnati dalla mattina alla sera – dichiara Marco Antonio Cappuccio – ma le fatiche sono state stemperate da una ineccepibile accoglienza cominciata con una presentazione solenne e continuata nelle ore successive con un buffet molto apprezzato. Insomma nel complesso l’evento è stato molto bello e mi sono divertito tantissimo. Durante il torneo mi sono piaciuto assai, ero particolarmente concentrato soprattutto in finale. Il resto l’ha fatto il mio buon stato di forma. Sono contento di aver vinto questo torneo organizzato dalla mia ex squadra e non nascondo che mi abbia fatto piacere riabbracciare i componenti di una famiglia con cui ho trascorso tre anni splendidi. Appuntamento all’anno prossimo”.

Marco Antonio Cappuccio (Foto Martina Mura)
odio Top 1 maschile (Nonsolofoto Cagliari)

TOP 1 FEMMINILE

Il Top 1 donne è strutturato alla stessa maniera con tre gironi iniziali. Gli esiti del primo fanno andare in sollucchero la tifoseria locale perché la slovena Ana Tofant chiude al primo posto con sole vittorie ai danni della futura vincitrice, la rumena Tania Plaian, Gaia Monfardini e la sarda doc Francesca Seu.

Nel secondo raggruppamento, dopo il ritiro per infortunio della campionessa ceca Hana Matelova avvenuto nel primo set di gara, la russa Sofia Ivanova strappa la qualificazione arrivando alle spalle della cinese Ma Hengyu, non ce la fa Margherita Cerritelli.

Ma Hengyu – Ivanova
Carnovale – Kolish (Foto Martina Mura)

Promette bene, nel girone 3, la russa Anastasiia Kolish che vincendo tutte e tre le gare stimola pensieri in grande. Si devono arrendere Miriam Carnovale che si classifica seconda, Laura Alba Pinna e la cinese Tan Wenling, anche lei costretta al ritiro per infortunio.

Tan Wenling e Gaia Monfardini (Foto Martina Mura)

Per il passaggio alle semifinali si gioca un turno interlocutorio nel quale Carnovale si impone su Ivanova e nel big match Plaian ritrova lo smalto di un tempo liquidando Kolish al quinto parziale.

Il turno successivo promuove Carnovale che si supera con una Tofant che riesce a conquistare solo il terzo set, e Plaian si aggiudica lo scontro su Ma Hengyu. Conoscendosi abbastanza bene, le due finaliste mettono l’accento sui reciproci punti deboli, ma alla fine a spuntarla è la giocatrice romena davvero imprendibile in tutti e tre i parziali disputati.

Ana Tofant (Foto Martina Mura)

“Non mi aspettavo di vincere – confessa Tania Plaian – perché mi sto rimettendo in gioco dopo una lunga pausa per infortunio. Partita dopo partita mi sono sentita sempre più a mio agio. L’esordio non è stato dei migliori; ero particolarmente tesa e nervosa perché non giocavo una partita ufficiale dallo scorso gennaio. E poi non è facile gestire le emozioni e tutto il nervosismo accumulato in tanti mesi di convalescenza. A piccoli passi sono finalmente riuscita ad entrare nel clima del torneo, ogni partita ho giocato sempre meglio. E anche se non fossi riuscita a vincere sarei stata comunque contenta per il bel gioco espresso e per non aver accusato alcun tipo di dolore all’anca. In definitiva è stato un buon torneo e sono contenta per come si è concluso”.

ania Plaian (Foto Martina Mura)
Podio Top 1 femminile (Nonsolofoto Cagliari)

Nell’arco della giornata stazionano in palestra anche volti istituzionali a cui evidentemente fa piacere salutare i padroni di casa e deliziare gli occhi con qualche buona giocata dei protagonisti. Al momento della presentazione ufficiale il consigliere federale FITeT Raffaele Curcio si rallegra dell’iniziativa, saluta e formula i migliori auguri anche a nome del presidente nazionale Renato Di Napoli.

Un momento della finale maschile (Nonsolofoto Cagliari)

In serata diversi autorità vengono coinvolte per premiare i vincitori. Il Tennistavolo Norbello ospita Andrea Dettori (Capo Gabinetto Assessorato allo Sport Regione Sardegna), Stefania Soro (vice presidente vicario del CONI Sardegna e presidente regionale Federginnastica), Manuela Caddeo (neo presidente regionale della Federazione Italiana di Atletica Leggera), Fabrizio Mele (Assessore allo Sport Comune Norbello), Mario Di Rubbo (Coordinamento Nazionale Consigli Comunali dei Ragazzi), Peppino Canu (Consigliere Regionale della Sardegna).

L’onorevole Peppino Canu premia Ana Tofant e Ma Hengyu
L’assessore allo Sport Comune Norbello Fabrizio Mele (Nonsolofoto Cagliari)
La presidente FIDAL Sardegna Manuela Caddeo con Poma e C. Cappuccio (Nonsolofoto Cagliari)

“Norbello si conferma punto di riferimento fermo a livello regionale per il tennistavolo – rimarca Andrea Dettori – sport che in Sardegna conta più di trenta realtà associative attive su massimi livelli. Il 16° Trofeo ha visto la partecipazione di atleti di caratura nazionale e internazionale che hanno attirato e coinvolto un pubblico numeroso e partecipe. L’attività sportiva si è unita ad una accoglienza straordinaria offerta dalla comunità di Norbello, sempre attenta a far sentire il pubblico a casa propria”.

a dx il Capo Gabinetto Assessorato Sport Regione Sardegna Andrea Dettori (Nonsolofoto Cagliari)

Anche Stefania Soro è un’habitué da queste parti: “Fare tappa a Norbello significa per me trascorrere una bella giornata di sport. L’alto tasso tecnico dei protagonisti di per sé rappresenta un ottimo richiamo. Ma lo staff del Tennistavolo Norbello riesce sempre a stupirmi per i momenti di convivialità e le iniziative collaterali che riescono a catturare l’attenzione dei presenti. Complimenti all’ organizzazione per la consueta efficienza e soprattutto al Presidente Simone Carrucciu colonna portante del movimento pongistico isolano”.

La vicepresidente CONI Sardegna Stefania Soro riceve un omaggio da Carrucciu (NonsolofotoCA)

I LIBRI FUNZIONANO ANCHE IN PALESTRA

L’appendice culturale si sposa col programma del Trofeo Internazionale “Città di Norbello” ormai da quattro edizioni. Lo si deve al grande feeling tra Simone Carrucciu e Bachisio Medde, titolare della libreria di Ghilarza “Chiara e Stefy”. Per ogni edizione si studiano, con largo anticipo, le dinamiche letterarie che potrebbero incuriosire maggiormente un pubblico “sportivo”. In passato si è parlato di calcio, olimpiadi ma anche di esperienze di vita particolari come quelle dei girovaghi Floris & Nu. In questa circostanza si è cambiato completamente registro con l’invito di tre autori sardi che hanno presentato i loro recenti lavori: Antonangelo Liori con Contigheddos po argo. Favolette del nonno al nipotino (Edizioni Abbà), Giuseppe Corongiu e il suo Gherras (Janus Cagliari). Ha dato invece forfait Graziano Milia che se non fosse stato sopraffatto da problemi urgenti nella città di cui è sindaco (Quartu S. Elena) avrebbe illustrato Conversazioni libere in una Sardegna da ripensare e rigenerare (Janus Cagliari).

I libri presentati a Norbello (Foto Martina Mura)

Tra gli spettatori si riconoscono due adolescenti con la striscia tricolore. Sono le sindachesse in rappresentanza dei consigli comunali dei ragazzi di Norbello e Ghilarza. Già presenti lo scorso anno, sono la testimonianza concreta di un’attività incessante portata avanti da Mario Di Rubbo l’ex insegnante di musica che fa parte del coordinamento nazionale dei Consigli Comunali Giovanil.

Bachisio Medde, come mai avete puntato su questi autori?

Antonangelo Liori è una figura che attira attorno a sé molte attenzioni, Giuseppe Corongiu avrebbe dovuto agire da collante in quanto amico dell’ex direttore dell’Unione sarda e braccio destro di Graziano Milia. Tutti e tre sono dei grandi custodi della cultura sarda, in particolare Liori e Corongiu studiano in maniera approfondita lingua e tradizioni sarde affinché non si perda la conoscenza del nostro sapere e della nostra cultura. Mentre Milia è un grande amministratore e lavora con l’intento che le comunità funzionino sempre meglio.

Al centro Bachisio Medde con Carrucciu, Corongiu e Liori (Nonsolofoto Cagliari)

Il filo conduttore qual era?

Lo sport come occasione di rilancio di molti paesi dell’interno che stanno morendo. Dove mancano servizi essenziali, come nel caso di Norbello che non ha più un negozio di alimentari. Ma ha più squadre in serie A, a dimostrazione che in realtà di questo tipo si possono fare comunque grandi cose.

Giuseppe Corongiu (Nonsolofoto Cagliari)
Antonangelo Liori (Nonsolofoto Cagliari)

I tre autori pertanto andavano messi a confronto perché pur essendo molto amici si creava un contradditorio specie tra Liori e Milia che in politica coltivano pensieri diametralmente opposti. Insomma un bell’incontro di ping–pong come ha sottolineato Liori. E Corongiu avrebbe fatto da arbitro. Alla fine hanno ragionato in due ma è stato interessante lo stesso.

Pubblico attento durante il dibattito (Nonsolofoto Cagliari)

Sei rimasto comunque soddisfatto?

Si, sono contento perché ho trascorso una bellissima serata dove siamo riusciti ad attrarre l’interesse di persone che normalmente non si avvicinano alla cultura. Portare iniziative di questo tipo all’interno di una palestra o di un qualsiasi ambiente sportivo non è una cosa semplice. Però trasmettendo il messaggio che la cultura apre le porte dappertutto, che non guasta mai, anzi eleva i luoghi dove viene diffusa, si vivrebbe in un mondo diverso. Però non è facile trovare il modo per poter ragionare di queste cose. Ho sempre pensato che una società sportiva dovrebbe avere non solo una biblioteca ma all’interno delle sue strutture sarebbero producenti seminari, dibattiti, con ospiti personaggi di spicco della critica e politica sportiva. Ho sempre pensato che sport e cultura dovrebbero andare a braccetto.