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 Suggestioni:  Il Cocorico’

Longanesi diceva che “in Italia la
rivoluzione si fa solo se lo permettono i carabinieri”.
Oggi, dopo la morte per
droga di un quindicenne, si teorizza il diritto allo sballo nelle discoteche, ma
col permesso del Questore.
E si incrociano le posizioni più diverse: chi
afferma che comunque le discoteche non sono meno pericolose dei parchi dove si
spaccia, chi ne invoca la chiusura perché incontrollabili.
Ma ho l’impressione
che in questa nostra povera nazione si sia perso, con i codici di comportamento,
anche il più elementare buonsenso.
Se la 125 crolla, la chiudo per evitare che qualcuno si ammazzi; se un ragazzo va in moto senza casco lo multo, se uno fuma
al cinema lo caccio via, se uno fa uso di materiale pedopornografico lo arresto,
se un locale pubblico non rispetta la sicurezza lo chiudo: perché non dovrei
chiudere una discoteca dove si vende droga, alcool e porno ai minorenni? Dove
sta scritto che il divieto di commettere questi reati si blocca davanti agli
ingressi dei locali pubblici pieni di giovani?

Negli ultimi dodici mesi, un ragazzo su quattro tra 15 e19 anni ha consumato cannabis, quattro su cento
cocaina e tre allucinogeni ed eroina. Nei primi sei mesi del 2015, ci sono state
15 mila denunce per possesso di stupefacenti e nel 2014 la popolazione
scolastica tra i 15 e i 19 anni ha consumato anfetamine (ecstasy) in percentuali
tra 1 e 2,5%.
Un esercito di ragazzi che bruciano il loro cervello e il loro
futuro. Nelle scuole, per strada; e nelle discoteche, dove la filosofia dello
sballo trionfa e gode di una sorta di extraterritorialità, e dove le leggi sono
fatte per essere infrante e irrise.

Ieri il questore di Rimini ha chiuso il Cocorico’, storica discoteca di Riccione.
Mica perché e’ un moralista o un bacchettone, ma perché…ennesimo episodio tragico…ci e’ morto di droga un
sedicenne…come nel 2009, quando in un’altra città tocco’ ad un 19nne.
In Rete, che accoglie le più disparate e strampalate posizioni…altra area
extraterritoriale dove chiunque può dire stupidaggini…50 mila ragazzi hanno
già firmato per far riaprire il Cocorico’, nonostante tre morti, un trapiantato
di fegato dopo l’assunzione di una pasticca, altri finiti in rianimazione. Ma
cosa vuoi che gliene freghi a questi professionisti dello sballo, a questi
avventurieri della pillola magica dei pericoli di queste sostanze? A loro, come
scrive Beppe Severgnini, interessa solo entrare in un locale dove devi essere
strafatto per poter sopportare per un’intera notte la musica techno a 120
decibel (un aereo al decollo) o un parco luci da 5000 watt con accecatori e
videoled che eccitano il cervello spingendolo ai margini dell’epilessia.
Se poi qualcuno resta stecchito per alcol o droga, o per i due veleni insieme, peggio
per lui…se l’e’ cercata. Anche se e’ un minorenne e beve come una spugna e si
rincoglionisce di porcherie chimiche. E magari muore solo perché nei locali che
accolgono migliaia di ragazzi nessuno sa che certe droghe uccidono per
ipertermia…la temperatura corporea sale fino a 45 gradi…e non basta cercare
di salvare il drogato tuffandolo in acqua ghiacciata: se non ci sono medici
rianimatori la morte e’ quasi certa per aritmie cardiache, acidosi e
disidratazione.
Naturalmente, pochi ricordano che dopo la discoteca e lo sballo
si deve tornare a casa e ci si mette alla guida in condizioni non propriamente
normali. E ci si uccide, così, all’alba.

Tra pochi giorni Ierzu ospiterà una manifestazione ormai famosa tra i giovanissimi: Calici di stelle, un felice e
indovinato logo per una festa nata alcuni anni per rilanciare l’economia del
paese e accogliere gli ospiti che accorrono da tutte le parti della Sardegna per
degustare i nostri piatti tradizionali e assaporare i vini di Ierzu; un paese
che, nonostante tutto, resta il simbolo dell’arte vitivinicola.
A me il meeting non piace e le poche volte che ero in paese ho manifestato le mie
preoccupazioni per una manifestazione che e’ diventata ormai un rave party, dove
si assaggiano…poco… i nostri cibi, si beve…troppo e male…e ci si fa di
pasticche condendo il tutto con un sesso vorace, veloce, senza sentimento. E
non mi piace che già dal primo pomeriggio arrivino nel mio paese pulman di
ragazzi, speso minorenni, già ubriachi e fatti.
Un Cocorico’ gigantesco, all’aperto, sotto Porcu ‘e Ludu, dove può succedere di tutto.
Molti ierzesi lamentano che la mattina dopo il paese sia ridotto ad un immondezzaio.
Forse esagerano, ma l’impressione e’ che il meeting sia solo un’occasione per lo
sballo…15 mila persone in un paese di 2500 abitanti, con un centro storico
fragilissimo e dalle vie strettissime e con poche vie di fuga, dove salvarsi in
caso di emergenza.
Mi auguro che carabinieri e vigili urbani siano all’altezza
del compito, lasciando libere alcune parallele al corso e assicurando i percorsi
delle ambulanze.
La sicurezza innanzitutto. E se possibile, cari ospiti,
bevete di meno e mangiate di più.
Buona festa. Senza di me, anche quest’anno.

Tonino Serra per Medasa.it

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