Coinvolgere più gente possibile attorno al mondo del ping-pong non è mai stato un problema per il Tennistavolo Norbello che chiude la stagione del ventennale con un’altra bella favola da raccontare.

Tendere la mano ad una trentina di migranti che alloggiano a qualche chilometro dalla Palestra Comunale di via Azuni è sembrata un’azione scontata dal momento che in questi ultimi dieci anni si sono visti parecchi atleti stranieri provenienti da diversi continenti: tutti desiderosi di indossare capi con i classici colori giallo blu.

Primi rudimenti di Tennistavolo con Ana Brzan

A supportare questa nobile inclinazione verso il rafforzamento degli scambi culturali e sportivi ci si è messo anche l’Osservatorio Interregionale sulla Cooperazione allo Sviluppo che davanti a micro progetti miranti a favorire un’ottima convivenza tra popolazione locale e richiedenti protezione internazionale non ha fatto mancare il suo apporto.

E così, grazie anche al patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Norbello, è nato il progetto “IntegrABILIamo” un condensato quadrimestrale a base di calore, amicizia, scambio d’esperienze, formazione e soprattutto pratica sportiva e divertimento attorno ad un tavolo e con in mano tante palline da spingere con delicatezza oltre la retina divisoria che fortunatamente è alta appena dieci centimetri.

Le mille sfaccettature di un allenamento di tennistavolo

Ideatore e responsabile del progetto (protrattosi tra settembre e dicembre) è il presidente dell’A.S.D. Tennistavolo Norbello Simone Carrucciu che con le sue indiscusse capacità nell’assemblaggio dei rapporti umani ha formato una squadra molto speciale. Al suo fianco, nello sviluppo del progetto, anche Martina Mura, factotum all’interno dello staff dirigenziale.

Gli amici che risiedono presso il CAS “JANA SERVICE” (Camping Village Nuraghe Ruiu di Norbello, altro partner dell’iniziativa), spesso e volentieri hanno varcato i cancelli dell’area sportiva gestita dal rinomato club pongistico locale. In mezzo ai tavoli si sono visti ragazzi provenienti da Ghana, Gambia, Niger, Bangladesh, Costa d’Avorio, Nigeria e Ciad, con un’età media di 21 anni, tra cui anche persone con disabilità. Sono rimasti profondamente colpiti dall’operosità del Tennistavolo Norbello, realtà del centro Sardegna che va fierissima delle sue tre squadre militanti nel massimo campionato nazionale maschile e femminile, olimpico e paralimpico.

a dx Simone Carrucciu racconta la storia della società Tennistavolo Norbello

L’IMPORTANZA DELLA CONDIVISIONE IN UN AMBIENTE APERTO E SENSIBILE

In centoventi giorni le cose da fare sono state tantissime e molto appaganti visto che gli stessi destinatari della mission non hanno mai fatto mancare il loro apprezzamento.

A partire dalla Scuola Sportiva di Tennistavolo con lezioni personalizzate e di gruppo, che hanno animato la palestra comunale. Merito del grande appeal atletico delle esperte Ana Brzan e Martina Mura, importanti tasselli del team guilcerino.

Durante Italia – Olanda femminile

Significativi sono stati gli incontri formativi incentrati sulla sicurezza negli impianti sportivi che prevedevano anche nozioni di pronto soccorso e indicazioni su come districarsi con l’uso del defibrillatore. Grazie alla preziosa collaborazione di Michele Golino, rappresentante della SEA (Sardinian Emergency Association) i discenti hanno potuto fruire di prove pratiche. Si è posto pure l’accento sullo scopo imprescindibile delle visite mediche specialistiche che costituiscono l’anticamera della corretta condotta sportiva.

Foto con Ana e Martina

L’autunno 2018 sarà ricordato dalla dirigenza gialloblu come una stagione colma di manifestazioni, corroborate dalla amichevole e speciale collaborazione degli amici provenienti d’oltre mare.

Gli hanno visti supportare lo staff organizzativo in occasione della gara di qualificazione ai Campionati Europei Italia – Olanda.

Presenti e attivissimi anche nel corso delle giornate a forte richiamo paralimpico.

IntegrABILIamo a Norbello

Erano assorti e concentrati nel seguire con attenzione le movenze tecnico – tattiche delle atlete di serie A1 impegnate a novembre nella palestra di Norbello in una due giorni molto spettacolare.

E poi si sono prodigati nell’appuntamento internazionale di ETTU Cup femminile dove si sono sfidate il Tennistavolo Norbello e la compagine russa proveniente da Taganrog.

Non potevano mancare nel giorno dell’Immacolata, quando in via Azuni si è celebrata la Nona edizione del Trofeo Internazionale “Città di Norbello”.

Dietro queste attività un nutrito cast di persone ha fatto sì che tale modello inclusivo sprigionasse i suoi benefici effetti a 360 gradi.

Michele Golino impartisce tecniche di primo soccorso

Fondamentale è stata la stretta sinergia con i responsabili del CAS (Centro Accoglienza Straordinaria) di Norbello coordinati da “Salvatore e Gabriella di Nuraghe Ruiu” e dal loro staff operativo con a capo la psicologa Stefania Cossu e il mediatore culturale Ferruccio Goia che hanno ben supportato gli amici extracomunitari.

Anche il corso per l’utilizzo del defibrillatore è andato bene

“Con il progetto “IntegrABILIamo” – afferma Simone Carrucciu – si chiude un anno molto intenso e ricco di attività. Penso che i vent’anni del Tennistavolo Norbello siano stati onorati a dovere, grazie agli infaticabili dirigenti e collaboratori che ruotano attorno ai colori gialloblu. L’ospitalità rappresenta un punto saliente delle nostre strategie societarie e continuare su questa gradevole abitudine è stato normalissimo per noi. Sport & Integrazione è un connubio che piace e ci lavoriamo tanto da sempre. Ci siamo calati con impegno in un contesto molto articolato e particolare. In pochi non saremmo potuti andare da nessuna parte: per questo ringrazio tutti coloro che hanno messo anima e passione affinché l’iniziativa esibisse i suoi benefici effetti. Con i loro consigli qualificati siamo riusciti ad architettare una programmazione intensa dove la noia non ha mai preso il sopravvento. Mi ha fatto piacere che tra gli affabili ospiti di Nuraghe Ruju non tutti fossero digiuni della disciplina e auspico che qualcuno di loro giochi in una delle nostre formazioni perché mostrano abilità interessanti. Fare sport insieme a loro ci ha formato culturalmente e umanamente: i loro continui sorrisi non hanno prezzo. Grazie di cuore e Buon Anno a tutti!”.

Si festeggia dopo Italia – Olanda

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